Nelle eliminatorie mondiali in corso si è riaffacciata alla ribalta una delle migliori compagini europee, quel Belgio che manca un Mondiale dal 2002 e l’Europeo addirittura da quello casalingo del 2000. I Diavoli Rossi guidati da Marc Wilmots sono attualmente imbattuti nel Gruppo A europeo, al comando con la Croazia. Un gruppo multietnico, giovane e talentuoso che vuole ritornare in alto, come negli anni ’80 e ’90.
Il Belgio ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Anversa 1920 – dopo il bronzo di venti anni prima – e partecipato alle prime tre edizioni del Mondiale (1930, 1934 e 1938). Un periodo ricco di talenti che hanno fatto la storia del calcio belga: Van Hege (bomber del Milan tra il 1910 ed il 1915), Voorhoof, Capelle, Braine. Poi una sporadica apparizione a Svizzera 1954 e l’isolamento fino al 1970. Dopo il Mundial messicano, il primo importante sussulto: il terzo posto all’esordio europeo nel 1972. La stella di quella squadra era colui che viene considerato il miglior giocatore belga di sempre, Paul Van Himst.
Un’ulteriore sosta ai margini del grande calcio internazionale, e poi l’alba dell’era più bella. 1980, Campionati Europei in Italia. I Diavoli Rossi di Guy Thys passano la prima fase nel girone completato da Italia, Spagna ed Inghilterra in testa al raggruppamento. La prima posizione assicura l’accesso alla finalissima contro la Germania Ovest. I belgi impattano il vantaggio di Hrubesch con un rigore di Vandereycken ad un quarto d’ora dal 90°. Ma il panzer dell’Amburgo raddoppia quasi allo scadere e fa sfumare la Coppa Delaunay.
Fino al 1998 la selezione in maglia rossa prenderà parte a tutte le edizioni dei Mondiali, con il 4° posto a Messico 1986 e la presenza all’Euro 1984. Una vera e propria generazione d’oro composta dai guanti sapienti di Jean-Marie Pfaff e Michel Preud’Homme, la grinta di Eric Gerets, la creatività di Vincenzo Scifo, il carisma di Jan Ceulemans. Attaccanti di alto livello come Erwin Vandenbergh, Luc Nilis, Marc Degryse, Marc Wilmots. Poi, il nulla o poco più. Le grandi aspettative riposte nell’Europeo casalingo del 2000 sono cadute miseramente al primo turno, con una squadra sinceramente inferiore al passato. Il torneo iridato nippo-coreano 2002 rappresenta ad oggi l’ultima apparizione in un grande torneo. Il progressivo impoverimento tecnico del campionato locale, le campagne di qualificazione deludenti e la difficoltà nel trovare talenti in grado di fare il vero salto di qualità hanno composto il quadro in cui il Belgio si è trovato fino a ieri.
Perché oggi il vento sembra aver preso la direzione giusta.
Il 15 maggio 2012 è stato nominato Commissario Tecnico Marc Wilmots, ex stella del calcio belga negli anni ’90 ed ex assistente del precedente selezionatore, Georges Leekens. Sfruttando il gruppo di giocatori in buona parte messo insieme dal predecessore, Wilmots sta ottenendo continuità di risultati mettendo in mostra un buon calcio. Merito senza dubbio anche e, soprattutto, delle notevoli potenzialità della rosa.
In porta si è affermato Thibaut Courtois (20 anni, Atlético Madrid – SPA), acquistato dal Chelsea per il dopo Cech e “parcheggiato” in Spagna. Courtois deve ben guardarsi le spalle da Simon Mignolet (24 anni, Sunderland – ING).
La linea difensiva titolare a quattro è di ottima qualità. Da destra, Toby Alderweireld (24 anni, Ajax – OLA), il capitano Vincent Kompany (26 anni, Manchester City – ING), Thomas Vermaelen (27 anni, Arsenal – ING) e Jan Vertonghen (25 anni, Tottenham – ING). L’esperto e prestante Daniel Van Buyten (35 anni, Bayern Monaco – GER) è la prima riserva per la coppia centrale.
A centrocampo, il tasso tecnico è ragguardevole. Eden Hazard (22 anni, Chelsea – ING) gioca largo a destra con licenza di creare. E’ da annoverare tra i più talentuosi calciatori europei. Moussa Dembélé (25 anni, Tottenham – ING) ed Axel Witsel (24 anni, Zenit – RUS) compongono la coppia centrale con il veterano Timmy Simons (36 anni, Norimberga – GER) pronto a subentrare ed agguantare il record di presenze di Ceulemans. Completano il reparto il pittoresco capellone Marouane Fellaini (25 anni, Everton – ING), Dries Mertens (25 anni, PSV – OLA) e Kevin De Bruyne (21 anni, Werder Brema – GER). Le buone prestazioni nella nostra Serie A hanno portato in rosa anche Radja Nainggolan (24 anni, Cagliari – ITA).
Wilmots schiera solitamente una sola punta di ruolo, puntando sulle incursioni dei centrocampisti. Negli ultimi mesi, anche per l’eccellente prima stagione in Premier League, il prescelto è stato Christian Benteke (22 anni, Aston Villa – ING), nato nell’ex Zaire. Di origini congolesi è anche Romelu Lukaku (19 anni, West Bromwich Albion – ING), acquistato come Courtois dal Chelsea e mandato in prestito a maturare. Prolifici come Jelle Vossen (24 anni, Genk), che nelle ultime due stagioni ha segnato 20 reti in ciascuna. Nel ruolo di eventuale seconda punta o centrocampista esterno sinistro troviamo Kevin Mirallas (25 anni, Everton – ING).
Le premesse ci sono tutte perché questa generazione raccolga buoni frutti. Aspettiamo i nuovi Rode Duivels.