Qualificazioni Mondiali 2014, Sud America: stop Argentina e Colombia, irrompe l’Ecuador
Tradizione vuole che l’albiceleste soffra i 3600 metri d’altitudine di La Paz. E così puntualmente avviene. Se poi ci si mette pure Messi (si sente male durante l’intervallo, vomita e sbaglia un’occasione clamorosa da solo davanti al portiere a 5′ dal termine), per l’Argentina sono dolori. Finisce 1-1 la sfida con la Bolivia e considerato che i boliviani hanno dominato sul piano fisico, il ct Sabella può ritenersi soddisfatto. Succede tutto nella prima frazione: dopo un’occasionissima sciupata da Palacio, arriva il vantaggio “verde” al minuto 25 grazie a Marcelo Martins, che di testa approfitta del sopore dei centrali argentini. Rete del pareggio a sessanta secondi dall’intervallo con Banega, ancora di testa, al suo primo centro con la maglia della selección. Un punticino che non fa danni e consente all’Argentina di mantenere un certo distacco dalle inseguitrici.
Anche a Quito, tutto secondo pronostico: l’Ecuador si sbarazza di uno smarrito Paraguay, apparso lontano parente di quello guidato da Gerardo Martino fino a qualche tempo fa. Nonostante il vantaggio fortunoso degli ospiti, a opera di Caballero al 15′, la nazionale di Rueda ci crede e agguanta il pari al 39′ con Felipe Caicedo. Nella ripresa, è monologo gialloblù: la doppietta di Montero, con in mezzo la firma di Benítez, manda al tappeto un Paraguay sempre più in crisi d’identità e lancia l’Ecuador al secondo posto, a 4 lunghezze dall’Argentina capolista e con una partita in meno.
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E proprio la Colombia, dopo la cinquina rifilata alla Bolivia venerdì scorso, inciampa in quel di Puerto Ordaz: il gol decisivo porta la firma di Rondón dopo tredici minuti di gioco. La punta del Rubin Kazan riceve palla in profondità, resiste all’opposizione di un “molle” Perea e lascia partire un missile di sinistro che si infila sotto la traversa. I padroni di casa giocano con ordine e sono bravi a gestire il vantaggio. Gli ospiti avrebbero l’occasione del pari a una decina di minuti dal termine, ma Falcao non è preciso come Rondón e calcia sulla traversa. La Colombia si fa sorpassare dall’Ecuador, ma non compromette la sua corsa verso Brasile 2014. Si rilancia, invece, il Venezuela, che aggancia il quarto posto, in coabitazione con il Cile, e sogna in grande.
Proprio il Cile è l’ultima protagonista della notte sudamericana. A Santiago, La Roja fa fuori un Uruguay in crisi (non vince dallo scorso giugno: 4-2 al Perù), lo scavalca e alimenta le proprie speranze di qualificazione. Con un gol per tempo di Paredes e dell’ex partenopeo Edu Vargas (in entrambe le azioni, la difesa della Celeste ha ballato in maniera preoccupante), il Cile può scavalcare proprio la formazione di Tabárez e puntare all’accesso diretto ai prossimi mondiali. Per Cavani e compagni, invece, 6 punti nelle ultime sette gare. Se non è crisi questa…
Risultati e classifica CONMEBOL:
Bolivia-Argentina 1-1 (25′ M. Martins, 44′ Banega)
Ecuador-Paraguay 4-1 (15′ Caballero, 39′ F. Caicedo, 50′ e 75′ Montero, 54′ Benítez)
Cile-Uruguay 2-0 (11′ Paredes, 78′ Edu Vargas)
Venezuela-Colombia 1-0 (13′ Rondón)
Argentina 24 (11 gare), Ecuador 20 (10), Colombia 19 (10), Cile e Venezuela 15 (11), Uruguay 13 (11), Perù 11 (10), Bolivia 9 (11), Paraguay 8 (11).