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Palermo, Perinetti: “La Roma è forte, ma prima o poi dobbiamo vincere…”

I colleghi di Vocegiallorossa hanno intervistato Giorgio Perinetti, ds del Palermo, la prossima avversaria della Roma. Il numero due rosanero si è soffermato sul difficile momento vissuto dai suoi e su alcuni singoli della rosa a disposizione di Aurelio Andreazzoli:

Che avversario è la Roma per un Palermo quasi all’ultima spiaggia?
Penso l’avversario peggiore possibile in questo momento. E’ una squadra in grande salute, che ha trovato continuità di risultati e una migliore organizzazione difensiva e che recupera Destro e Pjanic. Noi siamo in  una situazione di assoluta emergenza, dobbiamo tentare l’impossibile, cercheremo di fare il meglio.

Cosa ci vorrà per fermare una squadra in forma come quella giallorossa?
Bisogna preparare bene la gara, ci vorranno intensità e ritmi alti, tutti dovranno fare la migliore partita dell’anno e ci vorrà anche un po’ di fortuna. Mi attacco alla cabala: non vinciamo mai, prima o poi succederà…

Cosa teme maggiormente della Roma?
In questo momento temo il modulo della Roma, senza riferimenti offensivi con gli inserimenti di giocatori molto bravi che possono diventare pericolosi venendo da dietro. Temo l’estro, le giocate e la potenza di Totti e gli inserimenti che possono avere i centrocampisti in un modulo che non prevede una punta fissa e che quindi non dà riferimenti.

Si parla del possibile ritorno in Nazionale per Totti, lei cosa ne pensa?
Penso che ai Mondiali debbano andare i giocatori migliori di una nazione calcistica. Se Totti sarà ai Mondiali il miglior giocatore del campionato italiano, com’è oggi, è giusto che vada. Bisognerà rimandare questa decisione in prossimità del Mondiale, ma se Totti sarà quello di oggi sarebbe un delitto lasciarlo a casa. Ho detto per scherzo che se il Brasile avesse Pelè lo convocherebbe per il Mondiale. Ovviamente è un’ipotesi surreale, ma quella di Totti è una realtà.

Si aspettava qualcosa in più da Federico Balzaretti?
Balzaretti è un bravissimo ragazzo e un grande professionista, abbiamo pensato di cederlo realizzando il massimo. Ci sono momenti per cedere i giocatori, e quello era il momento di cedere Balzaretti. Non è facile inserirsi nella Roma di Zeman, credo che darà il suo apporto in questi anni alla Roma. Certamente per il Palermo era il momento di separarsi da lui, non vedo quali prospettive potessero esserci. Non so se sia questione di modulo, nel calcio bisogna avere grandi motivazioni, credo che lui venendo a Roma ne abbia, si trova anche in concorrenza con giocatori molto freschi che hanno voglia di fare.

Marquinho è stato realmente vicino al Palermo nell’ultima sessione di mercato?
Io non c’ero, ma credo di sì. Lui aveva preferito forse una squadra brasiliana, poi il trasferimento non si è fatto ed è rimasto alla Roma, e mi pare abbia conquistato il posto da titolare. Per la Roma è stata una mancata cessione che l’ha portata a trovare un nuovo titolare.