Sassuolo senza cattiveria, Ternana impenetrabile: termina senza reti al Braglia
Stavolta qualcosa si è inceppato. Nulla di grave, il Sassuolo ha dimostrato la solita voglia, ma qualcosa lì davanti, non ha funzionato a dovere. La Ternana strappa un punto alla capolista, al Braglia termina 0-0, l’undici di Toscano si dimostra tenace in difesa ma decisamente impalpabile dalla metacampo in su. Tutto come da copione in avvio; il Sassuolo fa la partita, la Ternana si chiude e punta a evitare che il migliore attacco del campionato faccia male. Il terzetto offensivo disegnato da Di Francesco, è dinamico, propositivo, ma imbrigliato dalla fitta rete di maglie avversarie; Boakye è chiamato a dialogare con Catellani e Berardi, gli spazi si creano ma il Sassuolo non incide; Berardi sciupa una buona occasione per mananza di freddezza al quarto d’ora, ma tra gli attaccanti neroverdi, il classe 1994 è il più attivo, sia su azione, sia sui calci piazzati. Vedere il palo clamoroso colto su punizione al 18’, che sembra un chiaro, paradossale, avvertimento all’undici di casa: quest’oggi, buttarla in fondo al sacco non sarà affatto il solito gioco da ragazzi.
Tendenza della gara che non muta con il trascorrere dei minuti; il Sassuolo spinge, la Ternana si chiude, rischia qualcosa ma concede ai neroverdi solo tiri dalla distanza. Di Francesco urla ai suoi di spingere con maggiore insistenza, Toscano chiama i suoi alla massima attenzione, ordinando chiaramente di non gettare via i palloni, giocarli, e magari accendere il tandem offensivo Ceravolo-Alfageme, visibilmente spaesato.
Ritmo che non aumenta nella ripresa, dove l’undici di Di Francesco continua a tenere tra le mani il pallino del gioco, consentendo però alla Ternana di manovrare in ripartenza. Berardi quando parte è difficile da braccare, ance se il terzetto difensivo umbro è attento e ordinato, e anche quando il Sassuolo riesce a sfruttare i pochi momenti di distrazione di Masi e compagni, un po’ Brignoli, un po’ l’anomala poca cattiveria odierna dei neroverdi, fanno sì che il risultato, proprio no, non si sblocchi. Bianchi si divora il vantaggio dopo quattro minuti dal ritorno in campo, Toscano continua a urlare, molto, dalla panchina e ottiene la prima grande chance per i suoi, al 53’, seppur su calcio piazzato: dal limite, Miglietta tira forte sul secondo palo sfiorando l’incrocio.
Incassato il brivido – chiusa la parentesi – gli emiliani si rigettano in avanti, ma in maniera molto, troppo confusa; Di Francesco chiama anche i centrocampisti a rimorchio delle punte, Troiano si fa vedere al tiro, Toscano si sbraccia, vuole più concentrazione, protesta vivamente su ogni contrasto e le sue urla diventano eccessive al 60’: allontanato, e Ternana costretta a reggere la spinta della capolista, nel finale, senza il suo condottiero.
Girandola di cambi, dentro Litteri e Vitale, fuori Ceravolo e Botta negli ospiti, che trasformano il loro 3-5-2 in un più compatto 4-4-2; la replica dei padroni di casa è Pavoletti e Troianiello per Catellani e Berardi. Il finale è un forcing neroverde, interrotto dal bolide di Vitale che impegna Pomini. Intervento bello, plastico, e decisivo tanto quanto quello del suo collega dirimpettaio Brignoli, che al minuto 88 strozza in gola a Boakye un’esultanza che, stavolta, niente da fare: non arriva.
Al triplice fischio è, dunque, zero a zero; un punticino a testa, la Ternana raggiunge quota 40 in classifica; il Sassuolo s’inceppa e perde due punti nei confronti di Livorno e Verona. Già, Verona: prossimo avversario dei neroverdi al Braglia, in quello che sarà il match che può chiudere o – clamorosamente – riaprire il campionato.