Quagliarella, futuro lontano da Torino
Stagione strana quella che sta vivendo Fabio Quagliarella. Una lunga degenza dopo il brutto infortunio di 2 anni fa, la scalata alle gerarchie in attacco durante lo scorso campionato e la consacrazione europea nella fase a gironi della Champions League di quest’anno. La gara contro il Chelsea è stato l’apice raggiunto dall’attaccante di Castellammare di Stabia, ma poco dopo qualcosa si è rovinato nell’armonia ritrovata.
I tifosi lo hanno spesso accusato in questi quasi 3 anni di essere troppo egoista, di cercare sempre la giocata spettacolare e di sbagliare troppo spesso le cose più facili; ma gli stessi sostenitori hanno prontamente perdonato un giocatore capace (assieme a Vidal) di recuperare una partita apparentemente compromessa a Stamford Bridge. Però sono proprio questi difetti, caratteristici di una personalità forte e combattiva, ad aver portato Quagliarella a voler lottare sempre per la vittoria della squadra e a reagire male alle sostituzioni. Come quando Alessio a San Siro contro il Milan decise di cambiarlo per dare una scossa all’attacco, con la squadra in svantaggio. E fu qui che il meccanismo si inceppò: l’attaccante campano uscì dal campo, si coprì la bocca con il bavero della giacca e rivolse una serie di epiteti mai interpretati, ma sicuramente poco felici, al suo allenatore.
Da quel momento, in cui era tornato ad essere titolare e decisivo, il campo è stata solo un’opzione. Si sa, Conte ha metodi da sergente di ferro e mal digerisce questi comportamenti da primedonne da parte dei suoi giocatori. Pochi i minuti, poca la voglia dimostrata in campo in queste occasioni: ormai il giocatore viene schierato solamente per non svalutare eccessivamente il suo cartellino, in ottica di una cessione certa la prossima estate.
Tante le società interessate nel corso del tempo: si è parlato di Inter e Fiorentina per restare all’interno dei nostri confini, ma è all’estero che il giocatore è molto ricercato. Sono di oggi le notizie di sondaggi fatti da West Ham e Fenerbahçe, che si aggiungono al sempre presente Wolfsburg nella corsa al giocatore. Si parla di richieste intorno agli 8 milioni da parte dei bianconeri, una cifra giusta per un giocatore non più giovanissimo, che ha colpi da campione e che può tornare utile a molte società, ma non a questa Juventus, dove l’armonia del gruppo è la base per costruire le vittorie.