Il Frosinone ha proclamato il silenzio stampa al termine della sfida persa 2-1 contro il Pisa. La società ciociara non ha digerito la sconfitta maturata negli ultimi minuti di gioco quando l’arbitro Riccardo Ros di Pordenone ha assegnato un rigore dubbio ai padroni di casa. A scatenare la reazione dei canarini è stato il modo in cui il direttore di gara ha decretato la massima punizione lasciando prima correre salvo poi avere un ripensamento in seguito alle concitate proteste dei giocatori pisani.
Questo il comunicato inviato dal club frusinate agli organi di stampa:
Frosinone, 24 marzo 2013
La Società, invitando i propri tesserati a non rilasciare alcuna dichiarazione ad alcun Organo di Stampa, motiva tale decisione al fine di evitare commenti compromettenti da parte degli stessi. Difatti il Frosinone Calcio, staff tecnico e calciatori compresi, ha sempre etichettato come “incidenti” le valutazioni sfavorevoli dei direttori di gara ogni qual volta esse si presentavano. Non si è mai gridato al “furto” né rilevata “l’ inadeguatezza” a svolgere tale ruolo da parte di qualsivoglia arbitro. La stessa Società non può, non vuole, non deve però esimersi dall’esprimere il proprio disappunto per quanto accaduto allo scadere dei 4 minuti di recupero in occasione della gara di domenica 24 marzo disputata dalla nostra prima squadra a Pisa. La concessione del calcio di rigore avvenuta con sostanziale ritardo ed a seguito delle proteste dei calciatori del Pisa, dopo che palesemente,il direttore di gara,con inequivocabile gestualità aveva fatto cenno di proseguire, è ritenuta quanto meno inopportuna. Il Frosinone Calcio si limita quindi a raccomandare ai propri tesserati per i motivi di cui sopra,un salutare silenzio.