Buffon non vede l’ora di scendere in campo: “Col Brasile banco di prova importante”
Mancano soltanto due giorni all’amichevole di lusso tra Italia e Brasile e il portierone della Nazionale, Gigi Buffon, non vede l’ora di scendere in campo. Nella conferenza stampa di questa mattina, il numero uno azzurro e della Juventus ha toccato diversi argomenti, cominciando proprio dalla sfida con i verdeoro.
“Non vogliamo sfigurare, il banco di prova è importante, stimolante, e rappresenteremo l’Italia nella Confederations Cup tra 3 mesi. E’ una competizione che vogliamo vincere e alla quale vogliamo prepararci nella maniera più idonea – spiega Buffon che poi accoglie a braccia aperti i nuovi convocati del cittì Cesare Prandelli – C‘è da ben sperare per il futuro, c’è un ricambio importante e di valore, e questo era un dilemma che ci stavamo ponendo, che ora sembra in via di risoluzione“.
E’ stata poi la volta dell’argomento Francesco Totti. E sul capitano della Roma, Buffon, sembra avere le idee chiarissime: “Giusto non precludere nulla ad un calciatore che ti può far vincere le partite da solo, sta scrivendo la storia del calcio italiano, e non ha solo un passato, può avere ancora un futuro, come sta dimostrando. Francesco, ogni volta che ha preso delle decisioni, come quella di lasciare l’azzurro nel 2006, ci ha riflettuto a lungo. Vincendo il Mondiale, che è la cosa più bella nel calcio, ha preferito dedicarsi di più alla Roma e alla propria salute, venendo anche da un lungo infortunio. Vedendo come sta dopo 7 anni, un po’ dispiace (ride, ndr), ma vuol dire che si sta allenando al massimo. Se gli ho chiesto di tornare in Nazionale? Sono cose intime, lui lo sa quello che ci diciamo“.
Infine le dichiarazioni su Balotelli e sulla situazione della sua Juventus che in Champions affronterà il Bayern Monaco nei quarti di finale: “Tutti ci auguriamo che trovi la propria definitiva consacrazione, ciò non vuol dire che deve soffocare la propria indole. Io l’ho visto sempre tranquillo nel gruppo, l’unica cosa che gli poteva mancare era quella di giocare con continuità. Prima di andare al Milan, non era un titolare fisso nelle sue squadre, adesso sta trovando continuità e spero che in Nazionale, nel Milan un po’ meno, ci dia le gioie che ci aspettiamo da lui – conclude Buffon – Se batteremo il Bayern? E’ dura, son tra quelle 3-4 squadre che hanno un passato recente molto più importante del nostro. E’ già importante, comunque, sapere di potercela giocare con i tedeschi“.