Non c’è partita al Silvio Piola. Il Novara di Alfredo Aglietti sgretola un Crotone presentatosi in Piemonte con la testa tra le nuvole. Successo importantissimo per Lisuzzo e compagni che adesso, nonostante il profilo basso mantenuto nelle dichiarazioni, possono pensare ai playoff come un obiettivo e non un sogno. Per la formazione di Massimo Drago, al contrario, si tratta di un grosso passo indietro rispetto alle precedenti prestazioni: i calabresi dovranno subito resettare questo pomeriggio senza accusarne il colpo in maniera eccessiva. La classifica è ancora buona e, per fortuna, martedì si ritorna in campo.
LE FORMAZIONI – Tra le fila locali Flavio Lazzari vince il ballottaggio con Marianini e si piazza dietro il tandem Seferovic-Gonzales. Il talentuoso Bruno Fernandes scala sulla linea di centrocampo, vicino a Buzzegoli e Pesce. Il Crotone, rispetto alla squadra che ha battuto il Cesena lunedì scorso, è costretto a fare meno dello squalificato Del Prete e dell’acciaccato Abruzzese: al loro posto giocano Vinetot e Addae. Matute si sacrifica da terzino.
NOVARA SHOW – L’apparenza inganna, nel calcio come nella vita. Nei primissimi minuti gli ospiti sembrano più propositivi ma, ribadiamo, è solo un’illusione. Basta poco al Novara per trovare la via del gol: sugli sviluppi di un corner, la sfera giunge a Lazzari che la pennella al centro per l’incornata vincente di Seferovic. Nell’occasione, il centravanti di proprietà della Fiorentina sovrasta Ligi. Ti aspetti una reazione da parte dei rossoblu e invece, da quel momento in poi, la partita imbocca una direzione precisa: i padroni di casa hanno il dominio del centrocampo e arrivano con facilità dalle parti di Caglioni; Gonzales, al minuto 21, serve dalla destra l’accorrente Pesce che a porta libera non può sbagliare. Drago corre ai ripari e richiama Addae in panchina, ma l’inerzia del match non cambia. Perticone, di testa, e ancora Seferovic, in contropiede, rendono amarissimo il pomeriggio dei calabresi. Prima di tornare negli spogliatoi, però, Mirko Eramo ha un sussulto e con un bel sinistro dal limite sigla la classica rete della bandiera.
ACCADEMIA – Al 53′ c’è gloria per Alessandro Crescenzi, che festeggia il sigillo numero uno in carriera grazie alla complicità di Caglioni, imperfetto sul destro non irresistibile del terzino scuola Roma. La gara finisce lì: segue la consueta girandola di cambi e un ritmo simile a quello degli allenamenti del giovedì. Il pubblico del Silvio Piola è entusiasta e si coccola Alfredo Aglietti, il principale artefice della rinascita azzurra. Un bel calcio e tanti giovani destinati a un futuro roseo: accontentarsi della salvezza sarebbe un delitto. Il Crotone paga la giornata storta di numerosi singoli, lo scarso filtro a centrocampo e le poche soluzioni in attacco che non permettono di beneficiare come si dovrebbe del turnover. Martedì 19 Drago se la vedrà con il Vicenza; mercoledì 20, a Padova, i piemontesi proveranno a misurare le nuove ambizioni.
Novara-Crotone 5-1
Novara (4-3-1-2): Bardi; Colombo (25′ Ghiringhelli), Lisuzzo, Perticone, Crescenzi; Bruno Fernandes, Buzzegoli, Pesce (77′ Marianini); Lazzari; Gonzales (62′ Lepiller), Seferovic. A disposizione: Montipò, Motta, Baclet, Rubino. Allenatore: Aglietti.
Crotone (4-3-1-2): Caglioni; Matute, Vinetot, Ligi, Mazzotta; Eramo, Crisetig, Addae (23′ De Giorgio); Maiello (69′ Galardo); Gabionetta, Ciano (58′ Calil). A disposizione: De Luca, Abruzzese, Migliore, Pettinari. Allenatore: Drago
Arbitro: Candussio di Cervignano
Marcatori: 12′ e 45′ Seferovic (N); 21′ Pesce (N); 33′ Perticone (N); 45+3 Eramo (C); 53′ Crescenzi (N)
Note: Ammoniti: Eramo (C); Seferovic (N); Bardi (N)
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