Sarà una partita difficile quella di domani sera per la Lazio, nonostante il doppio vantaggio dell’andata. Lo Stoccarda resta un avversario difficile e già ieri sera (Milan-Barcellona) abbiamo notato come nessuna partita, in queste competizioni, può ritenersi chiusa già al termine dei primi 90′. A complicare il compito della squadra di Petkovic è la decisione della Uefa di far chiudere i cancelli allo stadio “Olimpico”.
PRECEDENTI – Stoccarda e Lazio, curiosamente, non si erano mai affrontate prima della sfida d’andata. Analizziamo, però, la storia delle due formazioni contro squadre dello stesso paese. Per esempio, la Lazio prima di superare settimana scorsa il Borussia Monchengladbach, aveva affrontato già nel 2007 una formazione tedesca, quale il Werder Brema, durante il girone di Champions League: in quel caso una vittoria (in casa per 2-1) e una sconfitta (in trasferta per 2-1). Nel 1999, invece, i biancocelesti, sempre nella massima espressione del calcio europeo (Champions League), fecero 1-1 con il Leverkusen sia all’andata che al ritorno. Meno fortunata fu la sfida europea contro il Borussia Dortmund ai quarti di finale dell’edizione ’95: dopo aver pareggiato all’Olimpico, la Lazio perse 2-0 in terra tedesca.
Lo Stoccarda, invece, con le squadre italiane ha un bilancio in pari: due passaggi del turno, due sconfitte e un pareggio. Quest’ultimo riguarda il 2008 quando, nella fase a gironi di Europa League, si affrontarono Sampdoria e Stoccarda e fecero 1-1. Nel 2005 la sfida con il Parma costò molto caro: dopo aver pareggiato al Tardini (0-0) lo Stoccarda perse per 0-2 davanti al proprio pubblico. Più fortunata fu la fase Intertoto che la vide sorteggiata insieme al Perugia: agli umbri non bastò il 2-1 interno, visto che in Germania persero per 3-1. Ci sono altri due precedenti, ma abbastanza “storici”: il primo è quello del 1989, contro il Napoli di Maradona: al San Paolo 2-1 per gli azzurri, in terra tedesca un pirotecnico 3-3; l’altro precedente risale a dieci anni prima (1979) quando, sempre in Coppa Uefa, i tedeschi superarono il Torino dopo i tempi supplementari.
OCCHIO A CHI SEGNA – Libor Kozak rappresenta il paradosso per la Lazio: l’attaccante biancoceleste, infatti, in campionato risulta spesso e volentieri uno dei peggiori in campo. In Europa League, invece, si trasforma mettendo a segno un gol dopo l’altro. Sua la doppietta decisiva ai fini del passaggio del turno in casa del Borussia Monchengladbach. Lo Stoccarda, invece, manda spesso in gol diversi giocatori: finora, sotto porta, i migliori si sono rivelati Okazaki e Harnik (2 gol a testa).
NUMERI ALLA MANO – Stando ai percorsi in campionato e in Europa dovrebbe essere una partita bloccata in vista del ritorno: la Lazio ha dimostrato di saper giocare ottimamente di rimessa, nonostante arrivi dalla cocente sconfitta esterna contro il Milan (3-0) e dalla batosta interna con la Fiorentina. Lo Stoccarda, invece, non sta disputando un campionato fantastico ma comunque resta sempre una delle migliori compagini dei tedeschi.
IL PRIMO TEMPO TEDESCO – Prestate attenzione a un piccolo particolare: lo Stoccarda, in questa edizione di Europa League, ha chiuso per ben quattro volte il primo tempo in vantaggio. La Lazio, invece, spesso e volentieri tende a far segnare il segno “X”. Nella sfida d’andata, invece, i biancocelesti si sono imposti già nella prima frazione.