Juventus-Napoli 1-1, finale Tim Cup Primavera: Tutino risponde a Gerbaudo, tutto rimandato al ritorno

Si è svolta questa sera, allo Juventus Stadium, la finale d’andata della coppa Italia Primavera: a sfidarsi la Juventus di Baroni e il Napoli di mister Saurini. Accade tutto nella ripresa: a Guardiglio risponde dopo poco Tutino, classe ’96 partenopeo: a decidere il tutto sarà la sfida di ritorno in programma al San Paolo.

Buona cornice di pubblico in quel di Torino, con i bianconeri spinti dai propri tifosi che, dopo lo scivolone dello scorso anno contro la Roma, vogliono rifarsi portando a casa il trofeo. Grazie alla maggiore esperienza la Vecchia Signora domina dal punto di vista del gioco la prima frazione di gioco con un Napoli fin troppo intimorito. La stella di Roberto Insigne fatica a illuminarsi, a differenza di quella di Beltrame, moto continuo nei primi 45′. Se il Napoli termina la prima frazione di gioco in parità è merito del suo portiere, Crispino: bravo il numero uno azzurro a opporsi alle offensive bianconere.

La ripresa inizia con un brutto episodio: il portiere azzurro va a prendere posto sotto la curva “calda” della Juventus e viene accolto da alcuni lanci di oggetti. Il Napoli sembra restare ancora negli spogliatoi e il registro non cambia: dopo nemmeno un minuto dalla ripresa dei giochi è Gerbaudo a sbloccare la sfida in favore dei padroni di casa. Il centrocampista si libera ottimamente di Guardiglio e di testa batte Crispino.

Saurini in panchina cerca di incoraggiare i suoi ragazzi che reagiscono immediatamente con Palma, centrocampista dai piedi buoni che, però, non trova lo specchio della porta. Nei minuti successivi sono sempre gli azzurri a rendersi pericolosi, prima con Insigne che sfiora il pareggio, poi con Tutino, il più giovane in campo che, con una prodezza, ristabilisce il risultato sulla parità: destro a giro sul secondo palo e Juventus Stadium congelato.

Gli ospiti, così, iniziano ad avere una maggiore confidenza con la sfida e si sbarazzano di quella “corazza” di timidezza durata per più di un’ora. I dribbling, le giocate di Insigne e Tutino iniziano a illuminare una serata “quasi nera” in quel di Torino. Beltrame per la Juventus è un po’ troppo egoista e non capitalizza le occasioni avute. Padovan cerca un gol alla Vucinic sparando alle stelle.

Il direttore di gara prolunga la sfida fino al 96′, dando ben sei minuti di recupero nei quali non succede praticamente nulla. Abbozza un sorriso il Napoli che adesso potrà giocarsi le proprie chance tra le mura amiche.