Domani sera, con fischio di inizio ore 19, l’Inter allenata da Andrea Stramaccioni sarà di scena al Meazza in San Siro per sfidare, nella gara di ritorno, il Tottenham di Villas-Boas, vittorioso 3-0 nella sfida d’andata.
La squadra londinese arriva a questa sfida di ritorno orfana di Gareth Bale – fuori per squalifica- e con un pesante k.o. in campionato, contro i rivali storici del Liverpool (3-2). Gli uomini di Villas Boas restano la terza forza della Premier League a quota 54 punti, a 5 lunghezze dalla seconda in classifica, il Manchester City. L’Inter invece, continua il suo periodo negativo: adesso i risultati faticano ad arrivare anche tra le mura amiche e, così, contro il Bologna basta un gol di Gilardino a far scendere il gelo in casa nerazzurra.
Uno è il precedente tra le due squadre. Era il 2010 nel girone di qualificazione di Champions League e ad allenare i nerazzurri c’era Benítez; 4-3 al Mezza e 3-1 al White Hart Line di Londra. In totale sono 32 gli incontri tra l’Inter e le squadre inglesi, con 12 vittorie, 6 pareggi e 14 sconfitte all’attivo, tra cui le eliminazioni dalla Champions a opera di Liverpool e Manchester United, rispettivamente nel 2008 e nel 2009, quando sulla panchina dei nerazzurri sedeva Mancini.
Sono 9 invece i precedenti del Tottenham contro squadre italiane, per un totale di 3 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte. Storica fu la doppia sfida negli ottavi della Champions League 2010-11 contro il Milan, con i londinesi che si qualificarono ai quarti dopo aver espugnato San Siro grazie al gol di Crouch e al pareggio senza reti a Londra. L’ultima sfida tra gli inglesi e un’italiana è quella con la Lazio nella fase a girone dell’Europa League di questa edizione: un doppio 0-0.
Con l’assenza di Bale si perde tanto potenziale nel Tottenham ma l’Inter dovrà giocare per forza di cose un calcio votato all’attacco concedendosi ai contropiedi degli Spurs. Occhio, dunque, alla velocità di Lennon e ai dribbling di Defoe, indigesti ai nerazzurri fin dall’andata. L’Inter cercherà gloria e speranza con Palacio e Cassano.