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Esclusiva Mp – Novara, Ghiringhelli: “Aglietti ha lavorato sulla nostra testa. Il Milan? Per ora è solo un sogno”

Luca Ghiringhelli è uno dei giovani più interessanti del campionato di Serie B. Terzino destro, all’occorrenza valido anche a sinistra, il 21enne scuola Milan si sta disimpegnando bene in un ruolo in cui il materiale, in Italia, non  abbonda. Reduce dalla convocazione nella rappresentativa cadetta di Massimo Piscedda, il ragazzo ci ha parlato della svolta intrapresa dal Novara dopo l’arrivo di Aglietti e delle sue aspirazioni per il futuro: oggi il Milan ha De Sciglio e Abate, domani chissà…

Luca, ieri sei sceso in campo con la maglia dell’Italia B, una bella vetrina per un giovane…

Sicuramente. E’ sempre bello indossare l’azzurro, a qualsiasi livello, e poi queste partite sono una gratificazione per chi magari non riesce a trovare spazio nell’Under 21 o nelle altre rappresentative. La chiamata di mister Piscedda mi ha fatto piacere.

Tanti ragazzi della tua età si stanno mettendo in mostra in questa Serie B: chi ti ha impressionato di più?

Dico Simone Verdi, sia per un discorso tecnico sia per l’amicizia che ci lega. Abbiamo fatto assieme le giovanili nel Milan e le sue qualità erano note già allora; adesso è alla Juve Stabia da tre mesi ma già si è ritagliato un ruolo importante nello scacchiere di Braglia. Anche contro di noi ha disputato una buonissima partita.

Con il gruppo selezionato da mister Piscedda vi siete ritrovati proprio a Novarello, un centro sportivo che ormai conosci bene. Per un calciatore fa davvero la differenza allenarsi in una struttura all’avanguardia?

Per alcuni può sembrare una banalità, ma vi assicuro che parliamo del classico fattore capace di portare quei 5/6 punti in più durante una stagione. Io lo dissi già il giorno del mio arrivo che ero entusiasta di potermi allenare in una struttura come Novarello, perché l’anno scorso alla Spal avevamo a disposizione un campo piuttosto problematico e gli infortuni avvenivano con troppa frequenza. Qui, invece, è un altro mondo: puoi contare su tutti i comfort possibili e ciò aiuta ad arrivare bene alle partite.

Il bilancio della tua stagione è finora molto positivo…

Sì, non lo nascondo. Sono al mio secondo anno nei professionisti e credo che sto facendo bene. Il prossimo obiettivo è quello di crescere ulteriormente senza cullarmi sugli allori.

Cosa è cambiato con l’avvento di Aglietti alla vostra guida?

C’è stato un salto di qualità a livello mentale, perché il gruppo è rimasto unito anche dopo le sei sconfitte consecutive. La nostra forza consiste proprio in ciò: ci troviamo bene assieme e non ci scoraggiamo mai nei momenti di difficoltà. Il mister è stato bravo a lavorare sulla testa dei singoli e del collettivo, poi i risultati hanno fatto il resto.

Dicci la verità: un pensierino ai playoff lo fate?

La classifica è molto corta e può succedere di tutto, però il primo obiettivo del Novara deve essere la salvezza. Chi fa sogni troppo grandi spesso è vittima di un brutto risveglio, perciò dico che dobbiamo solo lavorare per tirarci fuori il più presto possibile dalla zona calda e poi vedremo cosa succederà.

Sabato prossimo per te sarà un bel test: avrai di fronte calciatori come Gabionetta e De Giorgio, bravissimi nell’uno contro uno

Abbiamo visto già all’andata che il Crotone possiede dei singoli davvero forti e questo gli sta consentendo di disputare un ottimo girone di ritorno. Al momento i calabresi sono una delle squadre più in forma del campionato e sabato ci sarà bisogno di vendere cara la pelle.

Chiudiamo con una domanda sul futuro: metà del tuo cartellino appartiene al Milan, pensi mai ad un ritorno in rossonero?

Qualsiasi bambino che cresce calcisticamente nelle giovanili del Milan sogna di vestire un giorno la maglia della prima squadra. Attualmente con Abate, De Sciglio e Constant per me non ci sarebbe spazio, ma se in futuro le cose dovessero cambiare non ti nascondo che sarei felicissimo. In caso contrario me ne farei una ragione: ringrazierei la società per avermi dato la chanche di maturare in quell’ambiente e continuerei la mia carriera altrove.