Home » Zamparini, un viaggio tra gli esoneri

Se qualcuno non conoscesse il significato del termine “esonero” e andasse a cercarlo sul dizionario, probabilmente la definizione sarebbe accompagnata da una foto: quella di Maurizio Zamparini. Chi meglio di lui potrebbe rendere meglio l’idea? Nessuno, ovviamente. Visto che Zamparini ha battuto tutti i record possibili e immaginabili.

Nei suoi 26 anni al Venezia, il “vulcanico” presidente ha manifestato così la sua “fiducia” nei confronti dei tecnici ingaggiati (attenzione, potreste perdervi): Si inizia con Aldo Cerantola, che viene sostituito da Fabbri nella stagione 1988/89. L’anno dopo tocca a Pasinato (sostituito da Sabadini), mentre nel 1991/92 è la volta di Zaccheroni. Lo sostituisce Marchesi ma, non convincendo Zamparini, viene richiamato “Zac”, il quale verrà poi ri-esonerato e sostituito da Maroso. Ma attenzione, nel 1994/95 a Zamparini sembra proprio che non vada bene nulla, mandando per ben sei volte a casa i tecnici in una sola stagione: Ventura, Maifredi, Geretto, di nuovo Ventura, Rossi, e ancora Geretto, come se stesse continuamente aggiornando la rosa del fantacalcio. Arriviamo al 1996, con Marchioro subito sostituito da Bellotto, che viene sollevato dall’incarico, per poi ritornare dopo l’intermezzo della coppia Vecchi-Fontana. Nel 1999/2000 assistiamo a un altro bel giro: parte Spalletti, sostituito subito da Materazzi, di nuovo Spalletti ma, infortunatosi, deve lasciare il posto a Oddo, che arriverà indenne a fine stagione. Zamparini termina la sua tranquilla carriera al Venezia, salutando il pubblico con l’esonero di Prandelli, sostituito da Buso, che a sua volta lascia il suo posto a Magni. Per non perdere la reputazione, insomma.

A Palermo inizia una nuova avventura, questa volta siamo all’opposto di Venezia, ma solo per la cartina geografica. La città è nuova, ma Zamparini sembra essere un abitudinario: nel 2002/03 si scambieranno il testimone Glerean, Arrigoni, e infine Sonetti, che percorrerà il rettilineo finale. L’anno dopo tocca a Baldini, sostituito da Guidolin. Nel 2005/06 Papadopulo sostituisce Del Neri, ma nella stagione successiva tocca di nuovo a Guidolin. Durante il campionato viene sostituito dal duo Gobbo-Pergolizzi ma, siccome “a volte ritornano”, sarà proprio Guidolin a terminare la stagione (almeno non è stata fatica sprecata). Siamo arrivati alla stagione 2007/08, c’è Colantuono in panchina, ovviamente non va a genio a Zamparini, e indovinate chi torna? Guidolin! Impossibile sbagliare. Ma anche questa volta non ci siamo, l’attuale tecnico friulano non ne vuole proprio sapere di restare su quella panchina; i rapporti con il presidente si incrinano (guarda un po’!) e Zamparini butta un occhio al passato più recente: torna Colantuono, il quale si concede anche il lusso di iniziare la stagione successiva, quella 2008/09. Ma il suo Palermo viene eliminato dal Ravenna in Coppa Italia, Zamparini non regge il colpo e lo invita a farsi da parte per far arrivare Ballardini. Il 2009/10 inizia con Zenga, sapientemente rimpiazzato da Delio Rossi, ma un sonoro 7-0 contro l’Udinese non può dar luogo ad un esito diverso da quello dei suoi predecessori. Arriva Cosmi, ma dopo poco più di un mese c’è il Rossi-bis, che termina nel giugno del 2011. A questo punto arriva un altro numero dell’alta scuola di Zamparini: Stefano Pioli. Non supera i preliminari di Europa League e va a casa anche lui, dopo soli due mesi.  Nella scorsa stagione ha deciso di dar fiducia al promettente tecnico della primavera Devis Mangia. Sembra andare bene, ma Zamparini non può proprio sopportare le tre sconfitte consecutive e decide di sostituirlo con Bortolo Mutti. Siamo arrivati ai nostri giorni. Il campionato è iniziato con Sannino, ma dopo un solo punto in tre partite, Zamparini dice che il Palermo è a rischio retrocessione e decide di affidare le sorti della sua squadra a Gasperini. Si arriva, così, al 4 febbraio, quasi sei mesi dopo: momento negativo per il Palermo che sfocia con una sconfitta per 2-0 contro l’Atalanta e con il conseguente esonero di Gian Piero Gasperini. Inizia l’avventura di Alberto Malesani, che però dura soltanto qualche settimana: Zamparini richiama Gasperini. E’ il 24 febbraio quando l’allenatore di Grugliasco ricomincia a dirigere gli allenamenti dei rosanero. Non passa neanche un mese, che va in onda il nuovo colpo di scena: rescissione consensuale del contratto fra il tecnico e il Palermo, e Zamparini che fa? Il 12 marzo richiama Giuseppe Sannino.