Cala il sipario sul campionato di Serie A. La Juventus batte il Catania allo Juventus Stadium e approfitta dello scivolone del Napoli a Verona in casa del Chievo. Il Milan vince soffrendo a Genova ma si porta a soli due punti dal secondo posto. La Fiorentina vince lo scontro diretto contro la Lazio all’Olimpico e si porta al quarto posto, mentre l’Inter cade in casa contro il Bologna e si ritrova sesta. Nell’anticipo del sabato, invece, Roma e Udinese non si fanno male e portano a casa un punto a testa utile per la corsa all’Europa.
Minuto 92 di Juventus-Catania. In uno stadio già parzialmente appagato dalle notizie arrivate da Verona, un uomo decide di mandare in totale estasi il popolo juventino: Emanuele Giaccherini, che entra in campo e decide il match contro il Catania che vale mezzo Scudetto proprio sul filo del rasoio. Inutile dire che un pomeriggio comunque positivo vista la sconfitta del Napoli a Verona si è trasformato nella domenica perfetta, visto il vantaggio salito a nove punti quando mancano sole dieci partite alla fine. E’ vero che nel calcio abbiamo assistito a rimonte epiche e inaspettate, ma questo campionato sembra blindato a doppia mandata dalla banda di Conte, capace di vincere anche partite non giocate particolarmente bene come questa, contro un Catania sicuramente in forma (ma non grande squadra) come dimostrato nelle ultime settimane. Il titolo si avvicina.
La stessa frase, ma con soggetto diverso, potremmo utilizzarla per il Napoli: il Milan si avvicina. Eh sì, perché a furia di guardare la Juve che scappa, gli azzurri si son fatti prendere dai rossoneri. I quattro punti nelle ultime cinque giornate si fanno sentire in classica e l’accesso diretto alla prossima Champions League è tutt’altro che sicuro. I punti di vantaggio sul Milan ora sono solamente due e c’è ancora uno scontro diretto da giocare a Milano. Tornando alla partita contro il Chievo, il Napoli mostra i suoi soliti difetti, uniti ad una condizione fisica di certo non smagliante. Cavani è l’ombra del giocatore che era qualche mese fa e non è un caso che il Napoli non vince da quando lui ha smesso di segnare. Mazzarri, purtroppo per lui e per tutta Napoli, non è riuscito a trovare delle soluzioni tattiche che riuscissero ad ovviare alla scarsa vena delle sue punte e agli schieramenti particolarmente difensivi degli avversari. Il campionato ormai è andato, il Napoli si lascerà scappare anche la Champions?
Champions che non distrae il Milan, che riesce a vincere a Marassi contro il Genoa consolidando il suo terzo posto e puntando dritto al secondo. L’imminente sfida contro il Barcellona non impegna troppo la mente dei giocatori rossoneri che, nonostante un clima un po’ ruvido in campo, riescono a portare a casa i tre punti con i gol di Pazzini(che ha segnato da infortunato e non ce la farà per la trasferta catalana) e di Balotelli, subentrato proprio al Pazzo nel corso del primo tempo. L’espulsione di Constant e il forcing finale non sono bastati agli uomini di Ballardini per avere la meglio di Abbiati. Allegri può ritenersi soddisfatto, ma non appagato. Il secondo posto adesso è lì, non raggiungerlo sarebbe un peccato.
Come è un peccato non poter guardare giocare la Fiorentina di Montella nelle grandi occasioni. I viola sono capaci di soffrire contro Pescara e Bologna e poi capaci di grandi partite come contro l’Inter e come contro la Lazio ieri sera. Il fatto che sia Inter che Lazio arrivassero da una partita giocata il giovedì in Europa League è una scusa che conta fino ad un certo punto. La verità è che quando la squadra di Montella vuole giocare, gioca divinamente. La regia di Pizarro e Borja Valero è stata sublime al punto da annullare due come Ledesma e Hernanes. I viola ora sono quarti, lasciano la Lazio alle spalle e corrono spediti verso la zona Champions. Il Napoli dista cinque punti, il Milan tre. Si può fare.
Quella che tra le pretendenti sembra più in crisi è proprio l’Inter di Stramaccioni, che contro il Bologna torna a perdere in casa dopo la sconfitta di settembre ad opera del Siena. Ancora una volta discutibili le scelte del giovane allenatore dell’Inter, che parte con il giovane Benassi(un centrocampista centrale) largo a sinistra e affida a Stankovic le chiavi del centrocampo, lasciando Cassano in panchina. I risultati sono che il Bologna rischia di segnare in più di un’occasione nel primo tempo e trova il gol nel momento migliore dei nerazzurri ad inizio ripresa, con Gilardino che mette a segno un rete che sa di beffa. La verità è che regalare i primi tempi sta diventando una brutta abitudine per Stramaccioni e i suoi e, cosa peggiore, l’allenatore non sembra in grado di evitare che accada. Staremo a vedere se quest’Inter saprà rialzarsi. Volendo, mancando ancora dieci giornate, c’è tempo. Ma i pericoli non sono solamente davanti, perché da dietro sta arrivando la Roma di Andreazzoli, che pareggia a Udine ma porta la serie positiva a quattro giornate in cui ha messo a segno dieci punti.
Lo sprint finale per l’Europa è iniziato, qualcuno sta già andando veloce, altri devono ancora cominciare a correre.