Gli Scontenti della Serie A

La ventottesima giornata di campionato di Serie A ha tanto il sapore di verdetti. La classifica ha definito ancor di più la sua fisionomia e cominciano a scendere le prime lacrimucce per i più Scontenti. Da un Pescara praticamente spacciato, che nel campo dell’Atalanta prova comunque a metterci l’orgoglio grazie al vantaggio del maturo D’Agostino, abbiamo poi la Sampdoria che incassa un tris letale dal cagliaritano Ibarbo. E il Palermo (giunto a pochi millimetri dal nostro podio) che, perdendo lo scontro diretto contro il Siena tra le mura amiche del Barbera, può ormai salutare la massima serie dopo averla conquistata nel 2004. I rosanero terminano la loro “maledetta stagione” (per definizione del Direttore sportivo Perinetti) così come l’avevano cominciata, ovvero con una panchina saltellante che probabilmente tornerà a quel Sannino esonerato nel precampionato.

Ma adesso passiamo alla Top3 degli Scontenti.

NAPOLI: così non va proprio. I partenopei rischiano di mandare tutto in malora dopo un girone d’andata da prima della classe, o quasi. Contro il Chievo gli azzurri confermano il momento di crisi che dura ormai da Gennaio, periodo storto che continua a coinvolgere anche il bomber Edinson Cavani. Zero gol per l’uruguaiano zero gol per il Napoli. L’unico risultato ottenuto fino ora dagli uomini di Mazzarri? Essere lì lì per cedere il prestigiosissimo secondo posto al Milan.

INTER: come Stramaccioni sia ancora seduto in panchina è curioso. I nerazzurri sono svuotati nel gioco e nell’agonismo in campo e i tifosi interisti devono anche mandar giù un amarissimo boccone come uno 0-1 a San Siro contro il Bologna (tanto di cappello ai rossoblù, senza offesa). La squadra del giovane tecnico romano non riesce proprio a fare la grande e sarà un miracolo se aggancerà un posticino in Europa (pensate che crak, economico in particolare, se non dovesse farcela). Di giornate ne rimangono dieci e su questo punta Stramaccioni per trovare l’ultimo briciolo di carica nei suoi e nell’ambiente nerazzurro.

LAZIO: tra le grandi d’andata e piccole nel ritorno ci sono anche loro, gli aquilotti. Rispetto all’Inter i biancocelesti hanno almeno la soddisfazione di essere in piena corsa qualificazione in Europa League, ma nulla può giustificare un calo così drastico in campionato, trend negativo che sta affossando sempre più la squadra laziale. Scontenti, scontentissimi i romani che in questa giornata cedono il passo alla diretta concorrente Fiorentina, nel proprio stadio in un Derby da centro Italia che era da vincere. La sconfitta porta i viola a sorpassare di un punto i biancocelesti, a loro volta a pari merito con l’Inter. Sarebbe ora di far tornare a volare Olimpia…