Il DG dell’Atalanta Marino, in seguito alla vittoria della Dea contro il Pescara, è stato intervistato da Raffaele Auriemma durante la sua trasmissione radiofonica “Si gonfia la rete” a Radio Crc. Il dirigente ha parlato del momento dell’Atalanta, di Bonaventura e della sua ex squadra, il Napoli.
Queste le sue principali dichiarazioni:
“Il Napoli è secondo il classifica per cui possiamo solo imparare dagli azzurri. L’Atalanta nei momenti determinanti si ritrova. E ieri, con la spinta del nostro pubblico, abbiamo fatto bene”.
“Se il Napoli centrasse il secondo posto, sarebbe un campionato lusinghiero, ottimo. Mancano ancora dieci partite da qui alla fine della stagione per cui più che guardare avanti credo il Napoli debba cominciare a guardarsi le spalle”.
“Il match del San Paolo? Il Napoli deve vincere e l’Atalanta deve fare punti per guadagnare le zone tranquille delle classifiche. Non ci aspettiamo regali ma neanche li vorremmo perché abbiamo dimostrato di giocarcela con tutte”.
“Avrei preferito che il Napoli avesse vinto contro il Chievo perché è sempre meglio trovare una squadra che viaggia col vento in poppa anziché una arrabbiata. Sarà difficilissimo il match del San Paolo perché il Napoli vorrà riscattarsi per cui siamo preparati a vivere una partita di fuoco. L’Atalanta ha un forte carattere e combatterà con tutti alla pari. Fuori casa abbiamo conquistato tanti punti per cui siamo fiduciosi nonostante il Napoli sia favorito”.
“Il futuro di Bonaventura? È un giocatore molto forte ma noi vorremmo tenerlo ancora un anno, se fosse possibile. Quest’estate proveremo a trattenerlo perché ha margini di miglioramento ma già riesce ad incidere in maniera determinante. Denis credo che sia destinato a chiudere la carriera a Bergamo perché ha un contratto lungo e poi qui è un idolo”.
“120 milioni in tre anni spesi dal Napoli? Io sono il meno indicato a parlare perché sono quasi parte in causa visto che dieci undicesimi della squadra dell’anno scorso l’avevo fatta io. Gli errori nel calcio sono dietro l’angolo, anche io ne ho fatti nella mia carriera. Dico però che il Napoli sta facendo un mercato importante. La bravura e la fortuna del manager sta nel trovare calciatori che sappiano anche reggere le pressioni della piazza anche perché a Napoli è difficile entrare e fare subito bene. Non basta solo il talento, serve anche il carattere”.
“Colontuono? Non mi risulta che il Napoli abbia bussato alla porta del tecnico perché da poco abbiamo rinnovato e se ci fossero state situazioni del genere, sarebbe stato difficile rinnovare”.
“Auguro al Napoli di chiudere questo campionato al secondo posto perché sarebbe un peccato se ciò non accadesse e credo che lo meriterebbe pure. Anche perché gli azzurri hanno tenuto aperto il campionato fino a dieci partite dalla fine. Ai tifosi del Napoli dico che l’affetto e l’amicizia resta immutata. Il Napoli è stata la squadra a cui ho dato e avuto di più. Sono arrivato nel momento di necessità, ho fatto l’operaio specializzato in miniera e un po’ dei meriti di questo Napoli me li prendo anche io”.