Non hanno mai smesso di sentirsi. Da qualche settimana nelle loro conversazioni compare anche una parola impegnativa: ritorno. Massimo Moratti ha sempre avuto un debole per Leonardo e quel filo non s’è mai spezzato. Tanto e vero che già nella passata stagione si erano rincorse le voci sull’ipotesi di un suo riaggancio. Al di la dei rapporti di cordialità, in questi ultimi mesi tra i due non sono mancati i momenti di confronto sui temi più caldi: mercato compreso, ovvio.
Ritorno. Una stima datata che non a caso spinse Moratti ad affidargli la panchina dell’Inter alla vigilia del Natale 2010 per il dopo Benitez. E se non fosse stato per la chiamata degli sceicchi qatarioti, il brasiliano sarebbe ancora a Milano, sponda nerazzurra. Non dimentichiamo, infatti, che Leo lascio la causa interista proprio per la voglia di cambiar ruolo. O, meglio, di tornare all’attività per cui s’era formato nel lungo tirocinio al Milan: dal 2002 al 2009, quando Adriano Galliani lo chiamo a sostituire Carlo Ancelotti come allenatore.
Il presente. Allo stato dell’arte non ci sono ancora i presupposti per delineare ulteriori cambiamenti in casa nerazzurra. L’attuale staff dirigenziale vede Marco Branca come responsabile dell’area tecnica e Piero Ausilio in qualita di direttore sportivo. E’ chiaro che un ritorno di Leonardo li riporterebbe a lavorare fianco a fianco. Ma, ripetiamo, non ci sono ancora i presupposti per prefigurare rivoluzioni in corso Vittorio Emanuele. Di sicuro pero il feeling tra il presidente dell’Inter Massimo Moratti e il dirigente brasiliano e il segnale che all’orizzonte potrebbero profilarsi delle novità, a prescindere dal traguardo della qualificazione per la prossima Champions League, ritenuta da Moratti prioritaria. Questo e l’obiettivo con il quale deve confrontarsi, anche in proiezione futura, Andrea Stramaccioni, anche se il tecnico romano gode tuttora della totale fiducia del suo scopritore, ovvero lo stesso Moratti. Ecco perché la questione dell’allenatore non e ancora al vaglio della proprietà. Una cosa e già certa, invece: di questi tempi in casa nerazzurra tutti sono sotto esame. Anche nei recenti messaggi presidenziali non sono mancati i riferimenti ai calciatori. E l’aria di cambiamento rischia di portare novità in tutti gli angoli della casa nerazzurra.
[Gazzetta dello Sport]