Napoli, De Sanctis: “I tifosi guardino ciò che stiamo facendo in campo”
Intervistato ai microfoni di Radio Marte, Morgan De Sanctis (35), portiere del Napoli, ha parlato della situazione della squadra partenopea in vista della sfida di campionato contro il ChievoVerona. La prima stoccata dell’estremo difensore è ai danni dell’ambiente che circonda la squadra, a suo dire troppo criticamente: “C’è qualcuno che cerca sempre di minare la serenità di questo ambiente con atteggiamenti intellettualmente poco onesti, ragion per cui i tifosi debbono stare attenti e vedere solo ciò che stiamo facendo in campo. Il giorno che vinceremo lo scudetto, ci chiederanno di farlo con dieci partite di anticipo. Si è più esigenti con la squadra che con la città. Un po’ di autocritica da parte dei napoletani non guasterebbe, ciascuno dovrebbe chiedersi cosa sta facendo per questa città che noi stessi, perché io mi sento napoletano, abbiamo messo sotto assedio“. Sullo stato di forma della squadra napoletana De Sanctis chiarisce che: “Ripartiamo da Udine e dal secondo tempo con la Juve. Nelle ultime due partite abbiamo ricominciato a fare cose importanti dal punto di vista delle prestazioni. Non vinciamo dalla partita con il Catania, ma abbiamo rallentato anche perché di fronte ci siamo trovati avversarie di valore. La Sampdoria, ad esempio, è tra le squadre più in forma del campionato per cui quel pari non va considerato un’occasione persa“. Per quanto riguarda il futuro più prossimo, la sfida di domenica contro il ChievoVerona il portiere azzurro aggiunge: “A Verona vogliamo vincere pur sapendo che non sarà facilissimo. Quello del Bentegodi è un campo ostico per noi, da quando sono qui abbiamo vinto soltanto una volta mentre nelle altre circostanze abbiamo perso e giocato male: è un passaggio importantissimo per la stagione del Napoli. Bisogna spingere il piede sull’acceleratore, nel giro di cinque-sei partite sapremo il nostro valore reale. Provando a tenere un passo da primato, possiamo evitare spiacevoli sorprese alle nostre spalle. Siamo una squadra solida, prendiamo pochi gol e davanti abbiamo un paio di fenomeni“.
Un punto di conversazione sempreverde quando si parla di Napoli è Edison Cavani, su di lui De Sanctis dice: “Deve solo stare tranquillo, continuare a giocare come ha sempre fatto perché la nostra stima per lui dipende dal lavoro che fa per la squadra e non dai gol. Il segreto delle sue tante reti è proprio nello spirito di sacrificio. E’ un campione in campo e fuori“. Un altro campione del passato recente del Napoli è stato Ezequiel Lavezzi: “E’ stato uno dei più bei compagni di squadra che ho avuto nei miei 20 anni di calcio, ora però c’è Insigne che potrà essere un top player per i prossimi dieci anni”.
La chiosa finale del portiere abruzzese è però nuovamente dedicata alle critiche giunte da parte dei tifosi: “Allo stadio ognuno è libero di fare quel che vuole, se i 60.000 vengono per aiutarci bene mentre se dopo 10’ mugugnano, allora c’è chi può lasciarsi condizionare in campo da un atteggiamento del genere che non è costruttivo. Da questo punto di vista, all’estero c’è più cultura sportiva e meno pressione sui giocatori“.