Esclusiva MP.it – Due chiacchiere con… Mauro Icardi. “Sogno la Selecciòn. E penso solo alla Samp”

Un piccolo grande campione sta crescendo in casa Sampdoria. Mauro Icardi, argentino, natìo di Rosario, sta stupendo a suon di gol ed eccellenti prestazioni. Ci siamo permessi di contattarlo, e di scambiare quattro cordiali chiacchiere con lui.

Ciao Maurito, ripercorriamo un po’ la tua storia. Ricordi quando hai lasciato l’Argentina?

Certo: ero un ragazzino, nel 2002. La mia famiglia decise di trasferirsi a Vecindario, nelle Canarie.

Si dice di un pagamento di soli 400.000 euro per il tuo successivo trasferimento, dal Barcellona alla Sampdoria.

Sì, grossomodo fu questo il costo dell’operazione.

Quale fu il motivo per il quale decidesti di lasciare il Barcellona? Non ti sentivi a tuo agio lì?

Fu solo una questione relativa alla mia futura carriera. Il Barcellona è un grande club, ricordo la Masia come un luogo di crescita incredibile, e i miei compagni erano tutti bravissimi. Però le persone che mi stavano accanto in quel periodo realizzarono uno studio di mercato che ci fece prendere la decisione di partire, per andare in un club, la Sampdoria, in cui potessi migliorare e mettere in risalto il mio stile di gioco.

Direi che l’obiettivo è stato centrato. Ma parliamo di nazionale: si dice che ti sia incontrato con il ct dell’Argentina Alejandro Sabella…

Sì, ci siamo visti e abbiamo chiacchierato dopo la partita con la Roma.

Ci sono possibilità di una tua convocazione con la Selecciòn? Magari per una partita di qualificazione ai prossimi mondiali?

Non lo so, ma è ovvio che non dipende dalla mia volontà. Personalmente penso solo a lavorare giorno dopo giorno per migliorarmi e apprendere cose sempre nuove.

Hai avuto modo di parlare con Prandelli?

Non direttamente. So che l’Italia ha mostrato interesse nei miei confronti ma lo ha fatto parlando con il mio club, così come so che Prandelli ha parlato pubblicamente di me in conferenza stampa.

Insomma, hai due scelte possibili: Argentina e Italia. Se ne è già discusso tanto, ma la parola finale resta sempre a te: quale delle due ha la priorità? Hai scelto una volta per tutte quale maglia desideri indossare? Calcolando soprattutto che manca poco più di un anno al Mondiale brasiliano…

La priorità ce l’ha l’Argentina. Sogno di vestire la maglia del mio Paese. L’ho già vestita con l’under 20 e mi avrebbe fatto piacere giocare con l’Argentina anche il Sudamericano under 20. Mi sentivo pronto, sentivo anche la fiducia del ct Trobbiani.

Sei lusingato dell’interesse delle grandi squadre nei tuoi confronti? Si dice che l’Inter sia fortemente interessata a te, ma non è l’unica. Segno che alla Sampdoria stai crescendo, e stai facendo un ottimo lavoro.

Di mercato se ne occupano mio padre e il mio agente. Io sono contento adesso di essere alla Samp, sono un giocatore della Sampdoria e ho un contratto che mi scade nel 2015. Penso solo a questo, oggi: al mio presente a Genova, a giocare, a segnare e a crescere sempre più.

Infine: hai un desiderio da realizzare? Magari quello che hai espresso lo scorso 19 febbraio, giorno del tuo ventesimo compleanno…

Eh, se li riveli i desideri non si avverano. Quindi (sorride) è meglio che li tenga mer me…