Partita a senso unico a White Hart Lane, con i padroni di casa subito in vantaggio grazie a un colpo di testa di Bale. Sigurdsson raddoppia, poi Alvarez si divora un’occasione che avrebbe riaperto i giochi: nella ripresa, infine, è Vertonghen a chiudere la partita con un’incornata vincente e a mettere il punto esclamatico a una serata fantastica per gli inglesi.
SUBITO BALE – Stramaccioni sorprende tutti lasciando Palacio, eroe di giornata a Catania, in panchina assieme a Guarin: al loro posto Cassano e Kovacic. Villas-Boas propone Gallas e Defoe titolari, oltre al confermatissimo Bale: solo panchina, invece, per Lloris. Pronti, partenza, gol: neanche a dirlo, a portare in vantaggio i padroni di casa è il solito Bale, abile a sfruttare un perfetto cross dalla sinistra di Sigurdsson: immobile, però, la difesa dell’Inter, che pochi istanti dopo concede a Defoe l’occasione di raddoppiare con il mancino, ma Handanovic è strepitoso nella deviazione. La reazione dei nerazzurri è timida, e l’unica buona notizia dei primi minuti è l’ammonizione del diffidato Bale, che salterà quindi il ritorno a San Siro. Kovacic ci prova dalla distanza, ma a segnare ancora è il Tottenham con Sigurdsson: Defoe calcia a botta sicura, altro miracolo di Handanovic, ma il più reattivo sul pallone è l’islandese che fa 2-0. Gli esterni fanno paura, Cambiasso fatica a contenere e solo Cassano illumina la manovra: proprio come a fine primo tempo, quando il barese serve perfettamente Alvarez che, tutto solo davanti a Friedel, spara fuori col suo mancino mettendo fine a un primo tempo da incubo per i nerazzurri.
VERTONGHEN ARCHIVIA LA PRATICA – Catania e Londra sono distanti, per Stramaccioni no: dentro Palacio, fuori Juan Jesus, con la speranza che l’argentino si ripeta. A esultare ancora, però, sono sempre gli inglesi: Vertonghen, che prima aveva graziato l’Inter svirgolando una conclusione sotto porta, stavolta non perdona e di testa regala la terza gioia al pubblico di White Hart Lane. La carta Guarin non smuove la acque, perché gli inglesi continuano a spingere sull’acceleratore senza fermarsi; solo la fortuna, inoltre, impedisce all’Inter di subire il poker, quando Handanovic devia in maniera fortunosa una conclusione velenosa di Defoe. Villas-Boas concede un po’ di fiato a uno strepitoso Dembele, proprio mentre Lennon si fa murare dal portiere sloveno dell’Inter, che avrebbe anche l’opportunità di riaprire il discorso qualificazione con Palacio, ma l’argentino centra in pieno Friedel con il destro. Servirà un’impresa dei nerazzurri, a San Siro, per riuscire a qualificarsi ai quarti di finale di Europa League: una magia che, per il momento, è in realtà solo un’illusione.
TOTTENHAM-INTER 3-0 (2-0)
Tottenham (4-2-3-1): Friedel; Walker, Vertonghen, Gallas, Assou-Ekotto; Dembele (65′ Livermore), Parker: Lennon (80′ Naughton), Bale, Sigurdsson (72′ Holtby); Defoe. A disp.: Lloris, Caulker, Dawson, Carroll. All.: Villas-Boas.
Inter (4-2-3-1): Handanovic; Zanetti, Ranocchia, Chivu, Juan Jesus (46′ Palacio); Gargano, Cambiasso; Alvarez (68′ Jonathan), Kovacic (56′ Guarin), Pereira; Cassano. A disp.: Belec, Mbaye, Benassi, Pasa. All.: Stramaccioni.
Arbitro: Antonio Mateu Lahoz (SPA).
Marcatori: 6′ Bale (T), 17′ Sigurdsson (T), 53′ Vertonghen (T).
Note – Ammoniti: Bale (T), Guarin, Pereira (I).