In casa Boca Juniors non ha entusiasmato il ritorno, tanto declamato, del numero 10 xeneize Juan Roman Riquelme, reduce da ben otto mesi di inattività. Domenica scorsa, infatti, il Boca non ha stupito contro l’Uniòn de Santa Fe, bravo a vincere in maniera del tutto insperata per 3-1 dimostrandosi superiore sul piano tattico, della qualità del gioco e palesando un carattere tale da far suonare un campanello d’allarme nel quartier generale del Boca.
Insperata, la vittoria della squara di Santa Fe, considerando il divario tecnico delle squadre in campo: è riconosciuto il blasone del Boca, la squadra attualmente più tenace dell’Argentina sebbene, quest’anno, non del solito, eccellente, livello; e insperata soprattutto considerando la situazione complicata dell’Uniòn, in lotta per non retrocedere, fino alla sfida con gli Xeneizes senza vittoria da ben ventisei partite.
Non è la prima partita del “Final” che il Boca perde; ricorderete la sconfitta per mano degli All Boys, un 2-0 che di certo non fece fare bella figura alla truppa adesso allenata da Carlos Bianchi.
A proposito: lo stesso Bianchi non riesce ad avere solidità in difesa. La sua dichiarazione “E’ all’asta un posto da laterale destro” è eloquente: la squadra non ha una sua identità. Anche per questo motivo, il reintegro di Riquelme non è stato dei migliori.
Una situazione, quella del Boca, da risolvere, e in fretta; magari sul mercato. Salvo due o tre giocatori, ci sono calciatori che, palesemente, non sono all’altezza di giocare titolari in Primera Divisiòn. Da adesso in poi, bisognerà riuscire a sbrogliare la situazione; ci sono partite difficili da preparare, e alcuni scontri fondamentali in chiave Libertadores. Riguardo a Riquelme, invece? Farà la differenza? Sarà titolare? Lo scopriremo presto. Di certo è che in due lo saranno sicuramente: Viatri e Martinez. In avanti, spazio a loro due per cercare di risollevare le speranze xeneizes.