Crotone-Ascoli dura solo un tempo: il commento e le voci dei protagonisti
Difficile parlare di calcio quando si gioca su un terreno del genere. Crotone-Ascoli dura solo quarantacinque minuti per l’impraticabilità dello Scida: il secondo tempo della gara è rinviato a data da destinarsi. Il diluvio abbattutosi sulla città calabrese ha costretto l’arbitro Gavillucci a prendere questa decisione, in comune accordo con i capitani delle due squadre, una volta terminato il quarto d’ora di intervallo. I pitagorici si erano detti favorevoli a riprendere il match domani ma Roberto Benigni, presidente dell’Ascoli, non ha acconsentito: i marchigiani, infatti, il prossimo mercoledì saranno impegnati in un altro recupero a Cesena.
LA PARTITA – Drago si presenta con un 4-3-1-2 quasi inedito: Maiello giostra alle spalle di Ciano e Gabionetta, mentre Matute affianca Crisetig ed Eramo a centrocampo. Dall’altra parte Silva non muta il consueto 3-5-2 e ritrova Zaza al fianco di Soncin. I padroni di casa giocano con un piglio diverso rispetto agli avversari e, nonostante le avverse condizioni climatiche, riescono a sviluppare comunque qualche buona trama offensiva. A sbloccare la contesa, al minuto 31, è Maiello con un destro dai sedici metri su lancio lungo di Mazzotta. I bianconeri vorrebbero reagire ma possono farlo solo alzando la sfera e favorendo di conseguenza Checcucci e Ligi, i due difensori centrali del Crotone che di testa le prendono tutte. In attesa del “ritorno”, i rossoblu sognano un successo che farebbe legna per la quota salvezza e li porterebbe addirittura a meno tre dai playoff.
Crotone-Ascoli
Crotone (4-3-1-2): Caglioni; Del Prete, Checcucci, Ligi, Mazzotta; Matute, Crisetig, Eramo; Maiello; Ciano, Gabionetta. A disposizione: De Luca, Vinetot, Migliore, Galardo, De Giorgio, Addae, Pettinari. Allenatore: Drago.
Ascoli (3-5-2): Gomys; Ricci, Faisca, Legittimo; Scalise, Russo, Loviso, Di Donato, Pasqualini; Zaza, Soncin. A disposizione: Maurantonio, De Sanctis, Gragnoli, Conocchioli, Capece. Graham, Feczesin. Allenatore: Silva.
Arbitro: Gavillucci di Latina
Marcatori: 31′ Maiello (C)
Note: Ammonito Pasqualin (A); Spettatori: 2000 circa; La gara ricomincerà dal minuto 46
POST PARTITA – Ecco le dichiarazioni dei due allenatori, direttamente dalla sala stampa dell’Ezio Scida, ai nostri microfoni:
Massimo Silva: “Io volevo giocarla fino alla fine e per questo me la sono anche presa con l’arbitro. A mente fredda ho capito che forse ero un po’ arrabbiato per via del punteggio (ride n.d.r). Noi abbiamo già un recupero mercoledì e viaggiare continuamente può crearci qualche fastidio dal punto di vista fisico e mentale. Oggi, nonostante il terreno, le due squadre stavano bene in campo e solo il gol di Maiello ha rotto un grande equilibrio. Ripeto, mi sarebbe piaciuto finirla subito ma ha deciso il presidente ed è giusto che sià così. Il nostro periodo? Un mese fa eravamo nei playoff, poi siamo calati dopo la botta di La Spezia: perdere dopo essere andati in vantaggio di tre gol è una mazzata tremenda. Ma ci risolleveremo”.
Massimo Drago: “Giovedì avevo chiesto che il campo fosse bagnato: non intendevo questo però (ride n.d.r.). Sono soddisfatto della prova e mi aspetto che i ragazzi gestiscano con intelligenza il vantaggio ottenuto. Il centrocampo a rombo è una soluzione che mi dà ampie garanzie perché posso alternare più uomini e perché i due attaccanti vicini ci consentono di non soffrire troppo le difese chiuse. Matute? Quando il terreno è pesante si esalta: a Livorno è stato il migliore in campo ed oggi si è confermato”.