Vale la regola del fattore campo nei tre match conclusivi del secondo turno di Copa Libertadores. Vincono tra le mura amiche Libertad, São Paulo e Sporting Cristal, lanciandosi così alla conquista del pass per il turno a eliminazione diretta. Come da tradizione, tutte le sfide hanno espresso valori tecnici importanti, gol e “perle” sia nel rettangolo di gioco che fuori.
SPORTING CRISTAL-TIGRE 2-0 (1-0)
La sconfitta in casa dello Sporting Cristal ufficializza la crisi del Tigre. Con appena quattro punti in campionato, e nessuno in Copa, la formazione del “Pipi” Gorosito stenta a ingranare la marcia giusta, e vede i propri sogni continentali dissolversi sempre più con il passare del tempo. Contro i campioni peruviani non c’è praticamente stata mai partita: troppo ampio il divario tra i due team, soprattutto se consideriamo le assenze nella fila degli argentini, giunti a Lima privi di moltissimi titolari, per il turnover volutamente forzato operato dal proprio tecnico, in vista del decisivo match di domenica contro l’All Boys. Lo Sporting ha sfruttato al meglio due calci piazzati e le indecisioni di Albil, sostituto di Javi Garcia. Prima Renzo Sheput dai venticinque metri ha pennellato la punizione del vantaggio, e poi Carlos Augusto Lobaton, dopo una respinta difettosa del portiere ospite, ha insaccato con un bolide da fuori area il gol del 2-0. Trionfo vitale per i ragazzi di Roberto Mosquera; il Tigre è in crisi di risultati e non fa nulla per nasconderlo: anche in questa sfida, infatti, gli argentini hanno chiuso il match in dieci, per la “solita” espulsione di giornata, questa volta comminata ad Albil.
LIBERTAD-PALMEIRAS 2-0 (1-0)
Con tanto cuore, carattere e sprazzi di gioco spettacolare, il Libertad si impone per 2-0 all'”Estadio Leoz” di Asunciòn contro i brasiliani del Palmeiras. Due gol di testa, entrambi di pregevole fattura, spingono in testa al gruppo 2 i paraguayani, rivelazione di questa prima fase della Copa. Pronti via e i bianconeri passano in vantaggio: Mendieta si districa bene in mezzo a più avversari, serve sulla destra Nuñez che a sua volta offre un assist d’oro a Velazquez, abile nell’inserirsi e battere Prass. Il “Verdao” subito il colpo si scuote solo all’ultimo secondo del primo tempo, e sfiora il pareggio con Wesley, ma il tocco impercettibile di Muñoz e il palo salvano i locali. Nella ripresa le doti di palleggio del Libertad vengono fuori, mentre la squadra di Gilson Kleina fatica a trovare gli spazi giusti. Il “mago” Valdivia non incide, Araujo è il fantasma di sè stesso, e davanti Wesley e Vinicius sembrano non essere sincronizzati al punto giusto. Se il Palmeiras arranca, il Libertad raddoppia. Ancora con un colpo di testa, questa volta di Pedro Benitez, ancora una volta colpevolmente dimentico dalla difesa paulista. Velazquez avrebbe sui piedi il pallone del 3-0, ma calcia addosso a Prass in uscita. Vincono i ragazzi di Ruben Israel, e bissano il successo di Victoria contro il Tigre.
SÃO PAULO-THE STRONGEST 2-1 ( 1-1)
Eduardo Villegas, tecnico boliviano, alla vigilia era stato chiaro: “Cosa faremo per fermare il São Paulo? Difesa e ripartenze”. Semplice e diretto, a maggior ragione dopo il successo ottenuto all’esordio contro l’Arsenal de Sarandi, il tecnico impartiva le linee guida ai suoi in vista del difficilissimo confronto in terra paulista. Non certo una tattica innovativa, ma il “catenaccio” andato in scena al “Morumbi” stava per portare nelle casse del The Strongest punti d’oro in ottica qualificazione. A illudere ancor di più i boliviani ci aveva pensato il gol di Barrera, bravo a trovarsi al posto giusto nel momento giusto dopo il corner di Escobar. Il panico in casa São Paulo durava poco, il tempo di di un paio di occasioni mancate da Osvaldo e Luis Fabiano, e il tap- in vincente messo a segno dallo stesso Osvaldo. Mentre gli ospiti nella ripresa continuavano a difendersi in dieci dietro la linea della palla, lasciando in avanti a cantare e portare la croce il solo Reina, autore di una buonissima prestazione, inesorabile, al minuto numero ottanta, arrivava la verticalizzazione di Osvaldo per Ganso e l’assist dell’ex Santos per “O Fabuloso“, che faceva esplodere il “Morumbi” in festa, e regalava il successo ai brasiliani. Ma con quanta sofferenza! The Strongest sconfitto, ma elogiato dai tifosi e dalla stampa locale. “Vicini all’impresa”.