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Esclusiva Mp – Stroppa: “De Sciglio è destinato a crescere ancora”

Milan-Lazio è una gara particolare per Giovanni Stroppa. L’ex allenatore del Pescara in rossonero ha fatto tutto quello che c’era da fare, mentre in biancoceleste ha trascorso due sole stagioni comunque intense. Lo abbiamo contattato per parlare della sfida di domani sera ma non solo…

Mister, trattandosi di uno scontro diretto ci si può aspettare una partita bloccata?

Non saprei dirlo con certezza. Conosco bene l’ambiente Milan, però, e posso assicurarvi che l’intenzione iniziale sarà sempre quella di scendere in campo per gestire il match e proporre un calcio offensivo.

 

Lei tiferà per il Milan?

Non è questione di tifo: ho giocato in entrambe le squadre ma nel Milan è iniziata la mia parabola sia da calciatore che da allenatore. I due anni alla Lazio li ricordo con piacere, anche se chiaramente sono rimasto più affezionato ai colori rossoneri.

Cosa ha aggiunto Petkovic ad un’ intelaiatura, quella laziale, comunque già ottima grazie al lavoro di Reja?

Prima di parlare delle differenze, diciamo che è sempre una Lazio competitiva. Petkovic sta facendo bene ma, appunto, gli anni di Reja non vanno dimenticati. Quella di oggi è una squadra magari più bella da vedere, però a conti fatti i risultati sono gli stessi.

Ha allenato De Sciglio nella Primavera del Milan. Per l’eleganza e per alcune movenze ricorda un po’ Mauro Tassotti?

Andiamoci piano con i paragoni. E’un ragazzo che possiede ancora ampi margini di miglioramento e sta già facendo abbastanza. Quando si ha un carattere ed un’intelligenza come la sua, tutto è più facile.

Stupisce in particolare per la tranquillità con cui affronta le partite…

Sì, è vero. Il suo atteggiamento non cambia a seconda che si ritrovi a disputare un match di Primavera o di Champions League. Questo è un punto di forza, perché ti consente di arrivare in campo sereno e dare il meglio di te stesso.

Lotta salvezza: come la vede?

Le ultime tre hanno accumulato un discreto ritardo, ma è presto per emettere delle sentenze. Il prossimo turno è decisivo: chi centra i tre punti si rimette in carreggiata con ancora più possibilità di farcela.

Da ex calciatore zemaniano, che idea si è fatto dell’avventura del boemo a Roma?

Secondo me la squadra aveva le caratteristiche per mettere in atto il suo calcio, ma troppe cose non sono girate per il verso giusto. L’esonero, poi, a mio avviso è stato davvero troppo frettoloso.

Lo rivedremo a Pescara l’anno prossimo?

Ah guardi, dovrebbe chiederlo a Sebastiani o a Delli Carri (ride n.d.r.).