Chi è l’arbitro?

Soltanto dieci minuti fa ho saputo che Orsato di Schio sarà l’arbitro di Napoli-Juventus. Di solito scopro il nome del fischietto designato quando le squadre sono già in campo; a volte non ci faccio caso nemmeno se vengono decisi due rigori per parte. Oggi era però impossibile non arrivarne a conoscenza in anticipo, perché sembra che l’unica preoccupazione dei media non sia che questa. Titoli in prima pagina, interi dossier sulla vita e sulla carriera del 37enne veneto, interviste a opinionisti vari per capire se è la scelta giusta. Alcuni, addirittura, da giorni facevano una campagna anti-Rizzoli nell’infausto ricordo di Pechino.

Ma in vista di una partita così bella, tra le due migliori squadre del nostro campionato, che senso ha discutere degli arbitri? In campo vince la tattica, la forza caratteriale e la giocata del campione. Tutto il resto sono dettagli, più o meno insignificanti. Certo, di tanto in tanto succede che un fuorigioco non segnalato faccia la differenza, ma come pretendere la perfezione da un uomo? E così via alle accuse di complotto, ai tentativi di accendere la tensione tra i due sfidanti e di istigare l’odio tra le tifoserie. Siamo l’unico paese al mondo in cui i massimi dirigenti arbitrali devono girare con la scorta: qualcosa di certo non funziona…