Tangenti all’Agenzia delle entrate, assolto Paolo Maldini
Può tirare un sospiro di sollievo, Paolo Maldini. L’ex bandiera del Milan e della Nazionale ha finalmente ricevuto l’assoluzione dalle accuse di corruzione e accesso abusivo al sistema informatico dell’Agenzia delle entrate. “Non sono stati tre anni e mezzo facili, ma ho sempre avuto fiducia nella giustizia, e questa è la giusta conclusione di un processo assurdo” ha commentato Maldini dopo la sentenza pronunciata dai giudici della decima sezione penale del tribunale di Milano.
Nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal pubblico ministero di Milano, Paola Pirotta, Paolo Maldini era stato accusato di corruzione perché, secondo gli inquirenti, per evitare controlli fiscali avrebbe pagato un funzionario dell’Agenzia delle entrate e gli avrebbe anche chiesto di entrare nei sistemi informatici dell’Agenzia per controllare se un’operazione immobiliare di cui era protagonista lo stesso giocatore fosse andata a buon fine. Fatto, questo, che avrebbe costituito un altro illecito, ovvero un accesso abusivo al sistema informatico. Invece i giudici hanno stabilito che, secondo le carte processuali e le testimonianze, Paolo Maldini non è colpevole di nessuno di entrambi i reati. Da qui è arrivata l’assoluzione. Due anni fa a vivere la stessa vicenda per lo stesso caso, che ha visto imputate in totale circa una quarantina di persone, era stata anche Adriana Fossa, moglie dell’ex calciatore rossonero. Anch’ella era stata assolta con formula piena.