Guidolin: “A Genova meritavamo il pari. Il Napoli? Una bestia avvelenata”

“Quando noi giochiamo bene siamo capaci di incidere. Quando perdiamo sembra che vada tutto male”. Il tecnico dell’Udinese, Francesco Guidolin, nella consueta conferenza stampa infrasettimanale torna sulla trasferta di Genova: “Penso che la squadra abbia fatto un secondo tempo arrembante, e un primo tempo così così. Abbiamo avuto qualche momento di difficoltà ma non credo sia stato insufficiente. Per il numero di occasioni abute credo meritassimo tranquillamente il pari. Non siamo riusciti a concretizzare, se Merkel avesse fatto gol non staremmo qui a fare questo tipo di ragionamento”.

SUL NAPOLI – “Squadra fortissima, è una bestia avvelenata. Mi aspetto un grande Napoli, una grande squadra, un’altra di quelle squadre che in questi tre anni ha fatto cose importanti. Aspettiamoci una grandissima squadra, ci serve una partita positiva, da grande Udinese per competere e ottenere un risultato positivo. Cavani? E’ un attaccante di livello stratosferico, anche lui non sta segnando moltissimo in questo periodo ma so che è una parentesi: io mi aspetto il Cavani che conosco. Dovremo essere bravi e precisi, non possiamo concedergli nulla”.

MURIEL – “Probabilmente ancora non è così vivace, così pronto fisicamente come lo era col Lecce e come lo era con noi a inizio ritiro, prima che si facesse male. E’ un giocatore ancora nuovo per me, perché è il primo anno che lavoriamo insieme, e anche per me è un giocatore ancora da scoprire. Il lungo stop che ha avuto ha condizionato la sua preparazione atletica”.

MAICOSUEL – “Il suo errore a Genova? Non credo abbia trovato l’attimo giusto. Ha pensato di avere la strada sbagliata, voleva essere certo di segnare, ha atteso troppo, voleva crearsi il varco in cui far passare la palla. E’ accaduto tutto nel giro di un secondo, può capitare”.

DIEGO RODRIGUEZ – “E’ un buon giocatore, ho un’idea positiva sul suo conto. Lui ha entusiasmo, ha tanta voglia di mettersi a disposizione. E’ un ragazzo preciso, buono per il nostro tipo di squadra. Sul piano tattico non so se è pronto perché è troppo poco tempo che ce l’ho qui a disposizione; deve farsi, certo, trovare sempre pronto perché può essere utilizzato, ma tatticamente ancora deve capire bene i meccanismi della squadra”.

MENTALITA’ – “Il mio atteggiamento nei confronti della squadra è stato sempre lo stesso. Dobbiamo fare bene fuori casa, dobbiamo avere voglia di essere alti, aggressivi, di cercare sempre gli spazi e attaccare. Quest’idea ce l’ho sempre avuta, da quando sono arrivato qui a Udine. La cosa più bella per una squadra è essere protagonisti, avere la partita in mano, gestire il gioco, avere la giusta mentalità. Ho ereditato una squadra due anni e mezzo fa che non vinceva mai fuori casa: credo che le cose siano un po’ cambiate. Le cose però; io son rimasto sempre lo stesso”.

AMBIZIONE – “Son consapevole che stiamo facendo un buon lavoro, però questo lavoro deve proseguire e sempre migliorare: l’obiettivo è quello. Francamente a me dà un po’ fastidio avere davanti il Catania; le altre ok, ci può stare, ma che il Catania sia davanti a noi a me non piace. Certo, complimenti agli etnei, che sono bravi nonostante i cambi in panchina: la squadra gioca insieme da tre anni e la squadra è buona. Però noi dobbiamo riuscire a essere bravi più di loro. Noi ammiriamo il Catania ma vogliamo prenderlo. Perciò dobbiamo crescere, migliorare il nostro lavoro, fermo restando che se si riesce a dimenticare quello che è stato fatto nei due anni precedenti, trovo che per ora la nostra stagione sia assolutamente positiva. Penso di essere da un punto di vista delle parole e delle idee capace di metter dentro ai miei giocatori quella fame, quella determinazione, quella rabbia agonistica necessaria ad andare sempre avanti. Dobbiamo sempre cercare di fare quel punto in più, quel qualcosa in più, quella vittoria in più… perciò dobbiamo essere capaci di dare il massimo fino alla fine.”.