“Sarà una splendida serata perché si affrontano la squadra più titolata al mondo e quella più forte; e poi giochiamo a San Siro: lo scenario ideale”. Massimiliano Allegri presenta la sfida di domani sera con il Barcellona: “Mediamente totalizzano a partita il 65% di possesso palla – ha spiegato, riferendosi al gioco dei catalani – noi dobbiamo limitarlo, farlo diventare sterile, perché nella fase offensiva hanno giocatori molto bravi. Loro nella fase difensiva possono concederci qualcosa – ha aggiunto – Dobbiamo giocare con la consapevoelzza che possiamo passare questo ottavo di finale. Messi fa la differenza, ma non solo lui. Iniesta è uno dei migliori assist man al mondo: bisogna essere molto bravi nel marcarli e limitarli”.
BERLUSCONI – “Certo che ho sentito il presidente – ha aggiunto Allegri – accade a ogni vigilia. Con lui abbiamo parlato del fascino e delle difficoltà della partita. Lui ha espresso i suoi pensieri che spesso sono genial. Io ho ascoltato, adesso cercherò di mettere in campo la migliore formazione”.
FORMAZIONE – “La sto ancora decidendo – ha rivelato il tecnico rossonero – Pazzini? Devo valutare se inserirlo subito o in corso; ha buone chance di giocare come tutti gli altri. L’idea di formazione c’è, penso a Mexes e Zapata centrali con Abate e Constant esterni. A centrocampo Montolivo dovrebbe giocare, due su tre invece devo ancora sceglierli. In avanti se El Shaarawy è a posto giocherà, poi decidero gli altri due. Sarà comunque tridente, ma tutto dipenderà dalla disposizione in campo del Barcellona”.
MONTOLIVO – In conferenza stampa si è presentato anche il centrocampista Riccardo Montolivo: “Sia io che il Milan siamo migliorati rispetto a inizio stagione – ha affermato – ci stiamo esprimendo bene e questa partita arriva nel momento migliore, anche se è chiaro che affrontiamo il collettivo più forte del mondo con i giocatori più forti del mondo. Io come Pirlo? Lui è uno dei giocatori più forti al mondo, io cerco come sempre di dare il meglio, voglio continuare su questa strada e migliorarmi, per me è motivo d’orgoglio questo paragone”.