Il Cagliari prosegue il suo magico momento e infila il sesto risultato utile consecutivo, espugnando l'”Adriatico” di Pescara. Continua invece a non vincere il Pescara di Bergodi, risucchiato al terz’ultimo posto in classifica, con appena ventuno punti racimolati in venticinque giornate. Mattatore della sfida il rossoblù Marco Sau, sempre più protagonista e trascinatore della formazione sarda. Da segnalare la dura contestazione avvenuta durante la sfida e proseguita successivamente, operata dai tifosi biancocelesti nei confronti della società e della squadra.
TANTO EQUILIBRIO, POI SOLO SAU – Primo tempo equilibratissimo, con le due squadre che si studiano e tentano sporadiche azioni offensive, senza mai incidere più di tanto. I ritmi tutt’altro che elevati, uniti alla prudenza tattica di entrambi i tecnici, consegnano alla storia della prima frazione di gioco solo due occasioni da gol: prima Ibarbo si libera bene di Balzano ma calcia solo forte addosso a Perin, e poi Vladimir Weiss, ex dell’Espanyol, dopo una serpentina sulla trequarti campo difensiva cagliaritana si accentra e scaglia un siluro verso i pali di Agazzi, strepitoso nel deviare la sfera sul suo palo destro. Gli ultimi minuti del tempo fanno da preludio a quello che avverrà nella ripresa, con un Cagliari che prende in modo lento ma inesorabile il possesso del pallone e del campo.
Basta un sussulto agli isolani per sbloccare la sfida nella ripresa. Ci pensano Cossu e Sau a confezionare il gol del vantaggio, al termine di un’ azione corale dei rossoblù iniziata da Nainggolan, impreziosita dalla pennellata di Cossu e finalizzata da Sau. Il Pescara si scioglie come neve al sole, e per la squadra di Pulga e Lopez la strada si mette in discesa. Ci pensa ancora il giovane sardo a chiudere la partita, beffando il portiere del “delfino” da due passi. Il tecnico di casa prova a serrare i ranghi, buttando sul prato verde tutti le sue bocche da fuoco, inserendo Vukusic e Caprari e sbilanciando oltremodo la squadra. I sardi controllano senza grossi patemi d’animo i restanti minuti, e si portano a casa tre punti vitali in ottica salvezza. Il finale si rivela nervoso sia sugli spalti, con la contestazione e l’abbandono anticipato dello stadio da parte dei tifosi della curva nord, che in campo, con l’espulsione dello slovacco Weiss, autore di un fallaccio su Ibarbo. Vince il Cagliari due a zero. Funesti presagi si addensano su tutto l’ambiente abruzzese, ormai sull’orlo di una crisi di nervi.
Tabellino:
PESCARA-CAGLIARI 0-2 (0-0)
Pescara ( 4-4-2): Perin 5,5; Zanon 5 (63’ Caprari 5), Bianchi Arce 5,5, Bocchetti 6, Zauri 5,5; Rizzo 6, D’Agostino 5,5 (48’ Bjarnason 6), Blasi 5 (76’ Vukusic 5,5); Weiss 6; Celik 5,5, Caraglio 5. All Bergodi 5
Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6,5; Pisano 6,5, Rossettini 6, Ariaudo 6, Avelar 6, Casarini 6,5, Nainggolan 7, Ekdal 6,5 (87’ Eriksson s.v.); Cossu 7 (71’ Cabrera 6); Ibarbo 6,5, Sau 7,5 (81’ Nenè s.v.).All. Pulga-Lopez 6,5
Arbitro: Gervasoni di Mantova
Marcatori: 53′, 61′ Sau (C)
Note: Ammoniti: Zauri, Zanon, Bianchi Arce Blasi (P), Ekdal, Cabrera (C)
Espulso: 91′ Weiss (P)