Cristiano Bergodi, allenatore del Pescara, è apparso amareggiato ai microfoni di Rai Sport per il pesante ko interno contro il Cagliari: “La partita non si è sicuramente giocata bene, ma fino al primo gol del Cagliari la situazione era rimasta nel complesso in equilibrio; noi probabilmente avevamo fatto poco in avanti, ma questo valeva anche per gli avversari, dei quali abbiamo tentato di contrastare la ricerca della profondità”.
Secondo l’ex tecnico del Modena, la squadra deve migliorare l’aspetto mentale: “Quello che diamo ancora non basta, dobbiamo sicuramente curare una serie di aspetti; dopo il primo gol, arrivato di testa su una nostra disattenzione, da un giocatore non avvezzo a questo tipo di azioni offensive. C’è stato un crollo mentale, e credo che la squadra stia patendo sotto questo profilo più da questo punto di vista, piuttosto che dal punto di vista fisico”.
Gli abruzzesi patiscono il fatto di avere molti giovani in rosa oltre che un numero abbondante di calciatori stranieri: “Bisogna tener conto del fatto che in questo Pescara ci sono tanti giovani e tanti stranieri alla prima esperienza nel calcio italiano”. Questa però non deve essere una scusante, la salvezza è ancora alla portata dell’undici del Delfino: “Mancano comunque tredici partite, e ci sono i margini per poter lottare fino alla fine”.