Grecia: l’Aris vede la luce, battuto il Panathinaikos in extremis

L’Aris esce dalla zona retrocessione grazie a un’importantissima vittoria nel derby contro il Panathinaikos, che resta inchiodato in decima posizione, nell’anonimato della metà classifica. Sono sempre stati tosti i ragazzi di Michalitsos, quarto tecnico stagionale dei giallo-neri, e oggi l’hanno dimostrato, non mollando fino alla fine.

 

AL VIKELIDIS NON SI MOLLA MAI. C’è il pubblico delle grandi occasioni al Kleanthis Vikelidis, per uno dei sentiti derby tra Atene e Salonicco. Due squadre storiche, seguitissime e bisognose come non mai di una vittoria: l’Aris, poiché viene da cinque turni senza i tre punti, che hanno decretato la sua caduta in zona retrocessione; il Panathinaikos per approfittare dei risultati favorevoli della giornata e riavvicinarsi alla zona Europa.
Dopo i consueti fuochi d’artificio degli ultras, la partita comincia e fa subito registrare un ritmo incalzante. Le azioni si susseguono, con nessuna delle due formazioni che soverchia l’altra, ma è l’Aris ad avere le migliori occasioni: come quando, all’11’, David Aganzo calcia di prima intenzione il filtrante di Tatos, trovando un Karnezis reattivo sulla sua strada.
Il nervosismo sale e, tra tifosi in subbuglio, un Fabri su di giri e interventi sempre più irruenti, arriva il 26′ minuto e la concessione di un rigore al dio della guerra per fallo di mano di Vitolo: dal dischetto parte Aganzo, che calcia male e favorisce l’intervento del portiere della Nazionale greca.
La ripresa continua sulla falsa riga del primo tempo, con l’Aris pericoloso con il suo numero 9 in un paio d’occasioni, mentre il PAO si fa notare per un clamoroso contropiede sprecato al 54′ e un gran diagonale fuori di poco di Toché. Lo spagnolo si scansa con decisione dall’anonimato della sua gara al 71′, quando sfodera una bella rovesciata su cross di Seitaridis, fuori di poco, ma, un minuto più tardi, il centro del palco se lo guadagna Charis Mavrias, che centra il palo con un tiro a giro spettacolare dal lato destro dell’area. Tocca ad Andreas Tatos recuperare il distacco in conclusioni spettacolari, grazie ad un pregevole tiro a rientrare, che va alto sopra la traversa.
All’89’, la svolta: calcio d’angolo, Papasterianos allunga e Nuno Coelho insacca di testa da pochi passi, per poi venire letteralmente sommerso da titolari, subentrati, panchinari e staff, tanto da dover prendersi mezzo minuto di aria, prima di rialzarsi. Finisce con qualche battibecco e interruzione di gioco una partita combattutissima, specialmente nel secondo tempo, che ha visto uscire vittorioso un Aris mai domo.

 

ARIS SALONICCO – PANATHINAIKOS: 1-0 (0-0).
Aris Salonicco (4-2-3-1): Dioudis; Zaradoukas, Papazacharias, Pulido, Psychogios; Papasterianos, Nuno Coelho; Diamantakos (62′ Kotsaridis), Tatos, Kaznaferis (83′ Sounas); David Aganzo (90′ +5 Iraklis). A disp.: Ikonomopoulos, Triandafyllakos, Angeloudis, Gelis. All.: Michalitsos.
Panathinaikos (4-2-3-1): Karnezus; Kuiper, Boumsong, André Pinto, Seitaridis; Vitolo, Sow; Jokin Esparza (56′ Mavrias), Zeca (80′ Kajiyama), Sissoko (86′ Dinas); Toché. A disp.: Marinos, Fourlanos, Kapino, Triandafillopoulos. All.: Fabri.
Arbitro: Dimitris Stiliaras.
Marcatori: 89′ Nuno Coelho.
Note: ammonizioni: Papazacharias, Psychogios, Zaradoukas, Tatos, Kaznaferis, David Aganzo (AS), André Pinto, Vitolo, Toché (P).