Home » MundoCanteras – Real Sociedad de Fútbol

Riprendiamo la nostra panoramica sui talenti della varie canteras di Spagna rimanendo nella stessa zona della puntata precedente, cioè i Paesi Baschi. Parliamo oggi di una rivale storica di molte squadre blasonate della Liga che possiede una filosofia canterana molto antica: la Real Sociedad de Fútbol.real sociedad logo

Nata nel 1909 dalla scissione di alcune società sportive locali, la sede della società nasce a San Sebastián, capoluogo della regione di Guipúzcoa. La tradizione dei vivai Baschi, come già detto, “pretende” un origine territoriale dei propri ragazzi anche se in questo caso il club ha aperto i propri orizzonti ad altre realtà, incorporando nella prima squadra calciatori stranieri.

La capacità della cantera basca di produrre grandi giocatori apparve chiara nei primi anni ottanta, quando la Real Sociedad e l’Athletic Club vinsero quattro campionati di fila, tra il 1981 e il 1984. Tra i giocatori degni di nota spiccano i nomi di Roberto López Ufarte, José Mari Bakero, Luis Arconada, Jesús María Zamora. In questo decennio il club “blanco-azul” conobbe il proprio periodo d’oro vincendo due campionati di fila (1980/81 e 1981/82), una Supercoppa di Spagna (1982) e qualche anno dopo arrivò alla vittoria della Coppa del Re (1986/87). Nella stagione successiva sfiorò addirittura il double, concludendo al secondo posto sia in campionato, sia in coppa nazionale. Artefici di questi successi furono i già citati Bakero e Arconada, Begiristain, López Rekarte e l’irlandese John Aldridge, ex capocannoniere del Liverpool.

I bianco-blu dopo gli anni ottanta continuarono la permanenza nella massima serie con risultati abbastanza opachi e mediocri fino a risorgere nei primi anni duemila con la stagione 2002/03. Guidati dal francese Raynald Denoueix lottarono per il titolo, venendo superati dagli odiati rivali del Real Madrid solo nelle ultime gare. Molti nomi noti vennero alla luce in quella stagione: il “pluricampeon” Xabi Alonso, a cui non servono certo presentazioni aggiuntive; una vecchia conoscenza del calcio italiano (Juventus e Lazio), il serbo Darko Kovačević che giocò per quasi otto anni in quelle terre marcando più di cento gol; il turco Nihat Kahveci e il russo Valeri Karpin.

La Real Sociedad, nonostante la preziosa stagione, non riuscì a fronteggiare la profonda crisi economica interna dovuta soprattutto a una cattiva gestione societaria dei vari presidenti fino a sprofondare, dopo quaranta stagioni, nel 2006/07 in seconda divisione.

Arriviamo a parlare di attualità certamente con il ritorno nella massima serie nella stagione 2010/11, con uno sguardo a quella che è stata definita l’ottava miglior cantera d’Europa in un ranking realizzato da “Footbal Observatory” lo scorso anno. La lista racchiude i calciatori formati nella cantera, tra i 15 e 21 anni, che abbiano passato almeno le ultime tre stagioni nel club. Neanche a dirlo il Barcellona comanda questa speciale classifica con 38 canterani sparsi in tutta Europa. Seguono: Olympique de Lyon (31), Real Madrid (29), Stade Rennais (24), Manchester United (24), Bayern Monaco (23) e Sochaux (22). La Real Sociedad (21) si trova avanti, o pari merito, a grandi vivai come Atalanta (21), Atlético de Madrid (20), Schalke 04 (20), Arsenal (20) e Athletic de Bilbao (19).

Alcuni nomi che possiamo citare militano attualmente nella prima squadra. Questa filosofia ha gettato le basi per una rinascita anche economica del club che ha rinnovato i contratti dei canterani a lungo termine. A Zubieta, cuore degli allenamenti della Real Sociedad, sono cresciuti giovani molto interessanti sotto il profilo tecnico-tattico.Real Sociedad Carlos Martínez (1986) difensore titolare dal 2007; Mikel González (1985) difensore centrale; Gorka Elusondo (1987) centrocampista dai piedi buoni, esordisce nel 2006; Markel Bergara (1986) centrocampista difensivo; Iñigo Martínez (1991) centrale difensivo che debutta nel 2011; Antonie Griezmann (1991) francese di origine, dal 2009 in prima squadra; Asier Illarramendi (1990) centrocampista che ha recentemente rinnovato fino al 2018; Imanol Agirretxe (1987) attaccante ed eroe nella recente vittoria contro il Barcellona per 3-2; Xabier Prieto (1983) centrocampista offensivo da più di dieci anni in rosa.

La lista di nomi potrebbe continuare ma sarebbe veramente riduttivo e banale. La realtà odierna della Real Sociedad ci regala una cantera molto ben organizzata e di un certo spessore calcistico. Confrontare questi nomi con i più noti canterani che hanno deliziato le platee di tutta Europa potrebbe risultare un azzardo. Oscurati spesso dalle potenti corazzate spagnole e dai milioni di euro investiti, i giovani di queste terre crescono in simbiosi con le proprie tradizioni, con l’amore per la maglia, con la contagiosa tifoseria, con la voglia di dimostrare a tutti che in questo lembo di terra si vive un calcio divertente, genuino e non ancora contaminato.