MondoPallone Racconta… L’Olanda e i tulipani del futuro

La nuova nazionale olandese “verde” di Louis Van Gaal sta mettendo in mostra tanti gioiellini di sicuro avvenire. Ne sa qualcosa anche l’Italia di Prandelli, dopo l’amichevole di Amsterdam disputata da poco. Ma questi giovani sapranno creare una nuova generazione arancione di fenomeni?

Van Gaal ha preso in mano le redini della selezione orange da Bert Van Marwijk, dopo la fallimentare spedizione a Euro 2012. Un brutto colpo per il calcio dei Paesi Bassi che ha lasciato increduli giocatori, tifosi ed addetti ai lavori. L’ex tecnico di Ajax e Barcellona non ha perso tempo ed ha deciso di  buttare nella mischia tanti giovani di belle speranze e qualità interessanti, da affiancare ai maturi Van Persie, Sneijder, Robben, Huntelaar, Heitinga, ecc.

Il calcio olandese ha espresso due grandi generazioni di fenomeni nella sua storia: quella degli anni ’70 trascinata dal grande Johan Cruijff (Neeskens, Rep, Krol, Van Hanegem, Rensenbrink) e quella degli anni ’90 dei vari Bergkamp, Overmars, i gemelli De Boer, Van der Sar. A mio modestissimo parere, la squadra di Gullit e Van Basten che vinse Euro 1988 era sì composta da diversi buoni interpreti ed un paio di campioni, ma che non fu però capace di rinnovarsi e durare. Ma mentre in questi due gruppi il comune denominatore era dato dall’Ajax quale principale squadra di provenienza, Van Gaal può pescare a piene mani dall’Eredivisie e anche fuori confine.

Tim Krul (24 anni, Newcastle United – Ing) sta dimostrando che, se viene lasciato in pace dai guai fisici, puó dire la sua tra i pali. Il portiere di stanza in Inghilterra sta sfruttando per il momento il periodaccio di Stekelenburg alla Roma per ritagliarsi qualche spazio. L’Ajax presenta due interessanti esterni difensivi: a destra Ricardo Van Rhijn (21 anni) ed a sinistra Daley Blind (22 anni), figlio della leggenda biancorossa Danny ed attualmente nello staff di Van Gaal. Al centro il ventunenne di origine portoghese Bruno Martins Indi (Feyenoord), già andato a rete due volte nelle qualificazioni mondiali contro Ungheria e Romania, utilizzabile anche esterno mancino. A testimoniare una certa abbondanza in quest’ultimo ruolo, la presenza di Jetro Willems (18 anni, PSV), precocissimo talento già imposto come titolare a Euro 2012 da Van Marwijk dopo l’infortunio di Pieters. Compagni di club di Martins Indi al Feyenoord, sono nel giro anche il centrale Stefan De Vrij (21 anni) e Daryl Janmaat (23 anni), laterale destro. Nella zona mediana del campo sta accumulando minuti importanti Jordy Clasie (21 anni, Feyenoord), bassa statura ma piedi sapienti e tanta corsa. Come lui Adam Maher (19 anni, AZ), nato in Marocco e tra i pre-convocati per Euro 2012. Contro l’Italia ha debuttato il ventenne del Vitesse Marco Van Ginkel. Nella tradizione olandese ci sono state ottime ali. Spera di ripercorrerne le orme Ola John (20 anni, Benfica – POR), esterno sinistro offensivo passato quest’estate dal Twente al Benfica. In attacco da segnalare anche due giovanotti di 22 anni: Luciano Narsingh (PSV), presente ad Euro 2012 ed a suo agio su entrambe le fasce e Luuk De Jong (Borussia Mönchengladbach – GER), prima punta di 1,88 tra i 23 convocati all’ultimo Europeo, dove però non venne utilizzato.

Insomma, le buone premesse non mancano. Riusciranno questi gioiellini a lasciare il segno?