Intervenuto in conferenza stampa alla vigilia della sfida contro il Palermo, l’allenatore del Chievo Eugenio Corini parla della gara di domani contro i rosanero, svincolo fondamentale della stagione dei clivensi: “Già in settimana ho spiegato cosa significa per me Palermo, cosa è rappresentato per me , ma adesso sono concentrato sulla partita di domani perché può permetterci di fare il salto di qualità. In Serie A non ci sono partite facili, ho visto anche il Palermo di Gasperini e certamente ha perso o pareggiato partite che meritava di vincere. Col Pescara era una partita delicata in casa, hanno reagito, ma se giochiamo come abbiamo preparato la partita possiamo fare bene“.
Durante la conferenza stampa pre-Palermo, Eugenio Corini non può non parlare della situazione legata a Stefano Sorrentino, trasferitosi in rosanero durante la sessione di gennaio al termine di una estenuante trattativa: “Quando a gennaio c’è stata la situazione di Stefano sapevamo che sarebbe stata importante per noi. Auguro a lui le migliori fortune, nei 3 mesi e mezzo che ha lavorato per me ha sempre dato il massimo“.
“Samassa è rientrato dalla Coppa d’Africa ma è stanco, era ancora scombussolato e dunque ha lavorato a parte. Ho recuperato Guana che si è messo a disposizione, e già so come affrontare il Palermo. Tra l’altro ha il 5, domani mi aspetto un gol su punizione. Ho già deciso se giocare a 5 o a 4, è un piccolo vantaggio che cerco di tenermi”.
Eugenio Corini e il Palermo. Una parentesi rimasta sempre aperta. E in conferenza stampa, alla vigilia dell’emozionante sfida con i rosanero, l’allenatore del Chievo parla delle sue sensazioni: “Chievo per me rappresenta la svolta della carriera, quando sono arrivato a 29 anni – dice –. Sembravo il vecchio scarpone passato dall’Hellas al Chievo, ma ho ripagato la fiducia del presidente. Avevo però bisogno di fare una scelta diversa, ho trovato a Palermo ciò che cercavo, la città e la tifoseria mi hanno regalato anni unici.”
Fonte: Stadionews.it