Home » L’attacco stellare del PSV Eindhoven

È cosa nota ai più che il PSV Eindhoven stia dominando il campionato olandese. Quel che però è meno risaputo è la grande facilità di segnare che sta contraddistinguendo la formazione di Advocaat nell’Eredivisie 2012/2013. L’attacco delle Lampadine è infatti uno dei pacchetti offensivi più prolifici degli ultimi anni, per quanto riguarda il massimo torneo nazionale olandese.

Il dato appare immediatamente evidente nel momento in cui si vanno a contare le reti realizzate dal PSV finora: 75 marcature in 22 incontri per la stratosferica media di quasi 3,5 gol a partita. Numeri impressionanti per gli avanti biancorossi, persino in un torneo tradizionalmente prolifico come quello dei Paesi Bassi. Gli attaccanti del PSV fanno della forza d’urto congiunta la loro caratteristica principale; infatti, tra tutti i singoli attaccanti, non ce n’è uno che abbai segnato molto più spesso dei compagni o la tipica punta di riferimento attorno alla quale far girare i vari partner, infatti nemmeno Tim Matavž, il centravanti titolare, pare insostituibile.

Ancor meglio: il bomber sloveno della squadra della Philips non è neppure il miglior realizzatore stagionale in campionato, nonostante le 10 reti fatte mettere agli atti: meglio di lui hanno fatto Georginio Wijnaldum, il numero 10 della squadra, con 12 gol stagionali in campionato e Dries Mertens, rapidissima punta belga, che ha messo a segno 11 gol finora in Eredivisie. La rinnovata prolificità di Wijnaldum è frutto anche dell’intelligenza tattica di Advocaat, che ha deciso di spostare il trecciolato regista in attacco, trasformandolo di fatto in una punta esterna coi piedi buoni: nell’uno contro uno, infatti, il buon Georginio è difficilmente contenibile e ha la rapidità necessaria per far bene, oltre a una visione di gioco che gli consente di organizzare in maniera ugualmente efficace le manovre offensive della squadra come se lo facesse da più indietro. Con la carta Wijnaldum in grado di essere giocata anche lateralmente, Advocaat consente così alle Lampadine di poter far ruotare sugli esterni d’attacco tre uomini di grande qualità come Lens, Mertens e Wijnaldum; in pratica, tra questi tre, non esiste alcuna distinzione tra titolari e riserve.

Anche Mertens è un attaccante esterno infatti, però lui lo è sempre stato: il belga è rapido e tecnico, dotato di un ottimo destro e di un eccellente senso del gol. Alle 21 marcature dello scorso anno, il numero 14 ha già aggiunto 11 reti in questa Eredivisie, come si accennava prima, ma non solo: l’ala sinistra del PSV è primo anche nella speciale classifica interna degli assist con ben 13 assistenze per le reti dei compagni, segno che, su 75 gol totali, ben 24 (ossia un terzo) coinvolgono Mertens, di fatto elemento preziosissimo del team e che l’allenatore preserva il più possibile (nove sostituzioni subite su 19 presenze per il belga).

Gli altri attaccanti della squadra, Narsingh, Depay, Lens e Locadia, sono anch’essi già andati tutti a segno almeno una volta e, in particolare, Lens, Narsingh e Locadia possono vantare rispettivamente otto, sei e cinque gol segnati fino ad adesso: Lens a parte, mica male per delle riserve.

Il segreto della straripante forza offensiva del PSV risiede proprio in due diversi schemi d’attacco, entrambi efficaci e in grado di essere attuati indifferentemente dai giocatori. Uno è quello che parte dalle fasce: l’estrema velocità degli uomini sugli out consente rapide convergenze verso il centro dell’area avversaria, dove i sapienti “rimorchi” fatti dalle altre due punte o dai centrocampisti portano spessissimo al gol. L’altro è la verticalizzazione corta e bassa ma improvvisa, adoperata soprattutto grazie proprio a Matavž, il quale possiede un’innata capacità di dettare il passaggio che lo fa assomigliare un po’ a Robin Van Persie (pur senza la medesima classe e il sinistro al fulmicotone) per via dello stesso modo di tagliare in due la difesa avversaria e punire i portieri calciando in corsa.

PSV Eindhoven che è dunque un’efficacissima macchina da gol: basterà per vincere l’Eredivisie?