Dopo aver scaldato i motori per qualche mese, ora si fa sul serio: l’Europa League entra nel vivo della competizione, ossia la fase a eliminazione diretta. Non c’è più spazio per le scuse relative al turnover, serve solo vincere e convincere per riuscire a qualificarsi agli ottavi di finale. Siamo di fronte a una sfida inedita, considerando che Inter e Cluj non si sono mai scontrate in passato: tuttavia i nerazzurri hanno una tradizione positiva contro le squadre rumene, dato che in 16 incontri disputati, sono arrivate 10 vittorie e 3 pareggi, a fronte di soltanto 3 sconfitte. Analizziamo quindi i momenti delle due squadre coinvolte in questi sedicesimi di finale.
Partiamo dall’Inter di Andrea Stramaccioni, reduce dalla vittoria di domenica sera per 3 a 1 a San Siro contro il Chievo; i nerazzurri si preparano ad affrontare due settimane di fuoco, al termine delle quali si potrà certamente capire meglio quali saranno gli obiettivi reali della formazione meneghina. Doppia sfida con il Cluj in Europa, e un filotto di sfide infernali in campionato, con le insidiose trasferte di Firenze e Catania intervallate dal derby contro il Milan. Le buone notizie riguardano sicuramente il recupero di Diego Milito, giocatore da cui l’Inter non può prescindere, vista l’importanza che riveste nella fase offensiva organizzata da Stramaccioni, e il probabile rientro di Kovacic, al debutto in Europa con la sua nuova maglia.
Le brutte notizie, invece, riguardano soprattutto la difesa: da regolare le distanze tra Juan Jesus e Ranocchia, apparsi spaesati senza Samuel al loro fianco.
L’Inter ha concluso il girone H in seconda posizione, alle spalle del Rubin Kazan: 11 gol segnati e 9 subiti, tuttavia, compongono un bilancio che dovrebbe far riflettere i dirigenti sull’effettiva qualità delle seconde linee a disposizione del tecnico romano.
Nonostante questo c’è assolutamente fiducia nell’ambiente nerazzurro: quarto posto in campionato a solo una lunghezza dalla Lazio e, soprattutto, ancora in gioco sia in Europa League che in Coppa Italia. Il capocannoniere dei nerazzurri in Europa è Rodrigo Palacio, che tra preliminari e girone ha realizzato ben cinque gol; dietro di lui c’è Livaja, ceduto all’Atalanta in comproprietà durante il mercato invernale. L’argentino, però, non dovrebbe essere titolare dal primo minuto: probabile un tridente composto da Alvarez, Cassano e Milito.
I rumeni, al contrario, non possono di certo festeggiare per questo inizio di stagione: quinti in campionato a -15 dalla capolista Steaua Bucarest, maturato dopo 9 vittorie in 19 partite disputate, e la “retrocessione” in Europa League dalla Champions, visto il terzo posto finale nel girone H con 3 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte rimediate. 9 reti segnate e 7 subite: questo bottino non è infatti bastato per qualificarsi agli ottavi nella massima competizione europea, ma di certo il Cluj è molto motivato ad andare avanti in Europa League, considerando che il campionato è praticamente ormai compromesso.
Un’arma a doppio taglio per il Cluj, invece, potrebbe essere rappresentata dalla lunga sosta del campionato rumeno: non giocano una partita ufficiale dal 9 dicembre, quando vinsero per 3 a 2 contro il Ceahlaul Piatra Neamt; da questa data in poi, infatti, hanno disputato solo amichevoli, totalizzando complessivamente 4 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta.
Proprio per questo motivo è difficile azzardare un pronostico tra le due squadre: la qualità tecnica e tattica dell’Inter è sicuramente superiore, ma le motivazioni maggiori dei rumeni potrebbero compensare questo gap. D’altronde i rumeni esordirono contro un’italiana in Europa a Roma, in Champions League, all’Olimpico: il risultato fu uno storico 1-2 a casa dei giallorossi, mentre nelle tre successive sfide la Roma seppe imporsi due volte.
Non ci stupiremmo, quindi, se l’incontro si dimostrasse più equilibrato di quanto sembri sulla carta.