Antonio Conte: “Viviamo un sogno e ce lo vogliamo vivere fino in fondo”

Antonio Conte ha parlato ai microfoni di Sky Sport alla vigilia del match di Champions League che vedrà la Juventus opposta agli scozzesi del Celtic.

Affrontate il Celtic dopo aver superato un momento di difficoltà
“Non ero preocupato perchè comunque la condizione è sempre stata buona; il gioco della squadra è sempre stato a buoni livelli, anche se sono mancati un po’ di risultati. Stiamo bene, ma stavamo bene anche prima. Siamo riusciti contro la Fiorentina a non prendere gol ed era una cosa che ci mancava da un po’ di tempo; questa è una cosa che abbiamo valutato bene con i ragazzi. Per il resto una buona prestazione da parte nostra, così come quella con il Chievo e le altre precedenti. Adesso ci tuffiamo in Champions, ci siamo guadagnati questo ottavo di finale, in un girone molto tosto, molto forte. Viviamo un sogno, sappiamo di essere outsider in Champions League, e ce lo vogliamo vivere fino in fondo”.

Dove volete arrivare?
“Fino a dove saremo bravi ad arrivare; se ci fermeremo, se ci fermeranno, poi applaudiremo chi lo farà”.

Dopo il sorteggio, si è detto: è andata bene alla Juventus…
“Si è detto anche nel girone eliminatorio: ‘E’ andata bene alla Juventus’. Poi abbiamo visto lo Shakhtar che tipo di squadra era. Lo Shakhtar, il Chelsea, il Nordsjealland… Per il Celtic i numeri parlano chiaro: in casa su cinque partite, compresi i preliminari, ne ha vinte quattro e pareggiata una contro lo Spartak Mosca; ha vinto con il Barcellona, ha perso con il Barcellona al 94′ in casa loro, quindi sono numeri che devono far rizzare le antenne, devono far capire che anche il Celtic è un’ottima squadra, che in campionato non ha rivali perchè ha 18 punti di differenza dalla seconda, che in casa è un avversario molto ostico, molto tosto; sappiamo anche la tradizione e la storia del popolo scozzese, è un popolo indomito, gente che lotta, quindi ci aspetterà una gara molto tosta, sotto tutti i punti di vista. Dovremo essere bravi e portare il nostro calcio, quello che stiamo facendo da un anno e mezzo, la nostra mentalità, la nostra organizzazione, poi a fine partite vedremo: se saremo stati più bravi torneremo a casa con un buon risultato, altrimenti stringeremo la mano agli avversari”.

Prima della partita con la Fiorentina aveva detto: “Se Asamoah arriva in tempo sì, altrimenti no”. E’ arrivato solo stamattina, a questo punto escludiamo la sua presenza?
“Sì è da escludere la presenza di Asa, anche perchè sarebbe da pazzi buttarlo in campo dopo che manca da più di un mese con noi, ha giocato solamente queste partite in Coppa d’Africa, non si è allenato. Sarebbe da pazzi e non è una cosa che mi fa impazzire. Quindi Asa si allenerà e tornerà a disposizione per la partita di sabato a Roma. E’ più di un mese e mezzo che stiamo sopperendo a tante assenze; chi lo sta facendo, lo sta facendo con grande entusiasmo, sta facendo molto bene. Ho massima fiducia in tutti i miei ragazzi, ogni volta che li ho chiamati in causa hanno sempre dato grandissime risposte”.