Nella gara che chiude il secondo turno del Sei Nazioni 2013, l’Inghilterra batte l’Irlanda in trasferta e resta la sola a punteggio pieno, in testa alla classifica. L’Irlanda, che poco dopo la mezzora rinuncia a Sexton infortunata, è meno brillante del previsto, mentre gli inglesi sono abili a far valere la propria superiorità in certe fasi del gioco. 6-12 il finale, per la delusione dei tifosi irlandesi, mai troppo felici di perdere al cospetto dell’ingombrante vicino di casa. Nessuna meta, decidono tutto i calci di punizione.
Primo tempo di una partita da Grande Slam, perché chi vince resta l’unica a poter cullare il sogno, dati i risultati di ieri. Una infatti fra Irlanda e Inghilterra passerà il Lunedì a punteggio pieno, sola fra tutte. Match fra futuri compagni ma anche concorrenti per i British and Irish Lions, il sogno di ogni rugbista che proviene dalle isole britanniche. La sfida fra n. 10, con Sexton e Farrell eredi dei mostri sacri O’Gara e Wilkinson, dura poco, perché al 32′ l’apertura di Leinster lascia il campo anzitempo, causa infortunio. Vero che entra lo stesso O’Gara, ma è una notizia terribile per i verdi questo stop, l’Aviva Stadium se ne rende conto. Frattanto, in cronaca, gli inglesi sono imprecisi e nervosi, sentono la pressione di chi gioca da favorito, nonostante il fattore campo. Però resistono, perché da diverse touche in zona offensiva l’Irlanda non ricava un singolo punto, mentre Farrell ai calci segna quando basta. 0-6 all’intervallo, col il giocatore dei Saracens impreciso nell’ultima punizione prima dell’intervallo.
L’Irlanda esce dalla sfida ridimensionata, “tradita” (sportivamente parlando) proprio da quell’O’Gara che in carriera le ha regalato oltre mille punti nei test match internazionali. L’infortunio di Sexton ha dato una netta sterzata alla partita, anche se l’Inghilterra era parsa già capace di controllare. Una maturità, quella del XV di Lancaster, che è coerente coi progressi e con la crescita del recente periodo. Il Sei Nazioni 2013 è tuttavia tutt’altro che chiuso, dato che ogni gara fa storia a sé e proporrà avversari ognuno con una storia e ognuno alla ricerca della rivincita. All’Aviva Stadium ha arbitrato il francese Jérôme Garcès, forse troppo timido nelle sanzioni disciplinari.
IRLANDA-INGHILTERRA 6-12
Irlanda: 15 Kearney, 14 Gilroy, 13 O’Driscoll, 12 D’Arcy, 11 Zebo, 10 Sexton, 9 Murray, 8 Heaslip, 7 O’Brien, 6 O’Mahony, 5 Ryan, 4 McCarthy , 3 Ross, 2 Best, 1 Healy. A disp.: 16 Cronin, 17 Kilcoyne, 18 Fitzpatrick, 19 O’Callaghan, 20 Henry, 21 Reddan, 22 O’Gara, 23 Earls.
Inghilterra: 15 Goode, 14 Ashton, 13 Barritt, 12 Twelvetrees, 11 Brown, 10 Farrell, 9 Youngs, 8 Wood, 7 Robshaw (c), 6 Haskell, 5 Parling, 4 Launchbury, 3 Cole, 2 Youngs, 1 Marler. A disp.: 16 Dylan Hartley, 17 David Wilson, 18 Mako Vunipola, 19 Courtney Lawes, 20 Thomas Waldrom, 21 Danny Care, 22 Toby Flood, 23 Manu Tuilagi
Arbitro: Jérôme Garcès (Francia)
Marcatori: Mete: nessuna. Conv.: nessuna. Calci di p.: 44′ e 57′ O’Gara (I), 2′, 28′, 63′ e 65′ Farrell (I)