Il “Forum di Assago” ospita le final eight di Coppa Italia, manifestazione che vede come protagoniste le squadre che si sono classificate nei primi otto posti della classifica al termine del girone di andata. In campo subito, per il match inaugurale Cantù-Roma , il remake della sfida andata in scena due settimana fa al “Pianella”, che fu violato per la prima e unica volta in stagione proprio dai capitolini.
Partono subito forte i ragazzi di Calvani, spinti dal dominio sotto le plance di Lawal e dall’imprevedibilità di Goss e Taylor in regia. 5-12 dopo neanche cinque minuti, con i brianzoli che non mostrano la solita intensità difensiva di sempre. Trinchieri vuole parlarci su e dopo il time out prima Tabu e poi Leunen con due triple tengono a galla Cantù. Al parziale di 11-2 biancoblù risponde la Virtus Roma con un perentorio 11-0 griffato Datome e Taylor. La partita va a strappi, e l’infallibilità dei canturini con i piedi dietro l’arco ( 4/4 nel primo quarto) permettono a Cantù di terminare il primo parziale sotto “solo” di 7 punti (18-25).
In apertura di secondo quarto sale in cattedra il “Cardinale” Mazzarino, e lo strappo si ricuce sempre di più. Scekic completa la rimonta . Ma Lawal fa valere tutto il proprio strapotere sotto canestro e inchioda la schiacchiata del +5 ( 26-31) al 14′. Poi comincia lo show dalla lunga di distanza di Datome e Taylor, che fanno sprofondare Cantù sotto in doppia cifra. A questo punto il nervosismo si impadronisce dei ragazzi di Trinchieri, e l’americano Leunen ( perfetto fino a quel momento al tiro) prima commette il secondo fallo su Gigi Datome, e poi si prende anche un tecnico. Roma vola a +12, ma sempre Mazzarino e il cuore canturino tengono a contatto le due squadre. Si va all’intervallo sul 44-50 per la Virtus Roma.
Si incendia definitivamente Gigi Datome che relizza una dozzina di punti, alcuni dei quali sfidando le leggi della fisica. Ma se il Gigi nazionale colpisce al cuore le speranze canturine di rimonta, il polacco Czyz le affonda (quasi definitivamente) con i rimbalzi in attacco ( 4) e la precisione dele penetrazioni di Taylor fanno il resto. Dopo il 50-65 del 26′, Pietro Aradori prova a dare la carica ai suoi prendendosi sulle spalle l’intera squadra. Ma il bello deve ancora arrivare. E sempre Czyc e l’estro di Tabu mandano in archivio il finale di quarto, comunque favorevole ai giallorossi, nettamente in vantaggio di 15 punti. Sembra finita. Sembra.
Il 5-0 di apertura tutto firmato Datome, fa sprofondare Cantù a -19 ( 54-73). Tre triple di fila rianimano improvvisamente l’intera sfida, e l’accensione di Jonathan Tabu e Pietro Aradori risveglia l’entusiasmo anche del popolo di Cantù, in netta prevalenza al Forum. L’incredibile calo psico-fisico della Virtus Roma, consente ai brianzoli un break incredibile di 23-6, che manda le due squadre a soli sette punti di distanza. Tabu è il principale artefice della rimonta, e se Taylor prova a scacciare i fantasmi con un canestro più fallo subito (75-81), Leunen sale ancora in cattedra ed esplode la bomba che tiene a contatto i suoi. Tabu ancora dai 6,75 e poi Brooks segnano (81-82 al 39’) e regalano palpitazioni finali alla gara. Roma perde il controllo. Ma non la partita. Nella gara dei tiri liberi, Lawal fa 0/2 , ma il suo errore viene graziato dalla truppa di Trinchieri. Nei successivi liberi Datome blinda la gara per Roma e manda in estasi i tifosi giallorossi. A Cantù non bastano il cuore e un ultimo periodo da urlo. Virtus Roma in semifinale.
FoxTown Cantù – Acea Roma 85-89 (18-25, 44-50, 54-69)
FoxTown Cantù: Kudlacek ne, Abass ne, Scekic 2, Leunen 19, Anderson 2, Mazzarino 9, Casella ne, Brooks 9, Tabu 24, Aradori 15, Cusin 3,Mancineli 2. All: Andrea Trinchieri
Acea Roma: Goss 5, Jones 5, Tambone ne, Tonolli, Gorrieri ne, D’Ercole 7,Datome 22, Di Giacomo ne, Taylor 14, Lawal 17, Czyz 19,Lorant. All: Marco Calvani