Perle e Pirla: Valeri più di Guida. Goicoechea condanna Zeman
Per fortuna che l’uragano Balotelli, con la doppietta all’esordio con la maglia del Milan, passa su tutto e si porta con se pure le polemiche. Adesso spazio alla nazionale con le convocazioni diramate da Prandelli, ma qualcosa dal week end calcistico resta a noi e ci porta degni esempi di pirla e belle perle.
E’ il 10’ del primo tempo della delicata sfida tra Chievo e Juventus e sullo 0-0, Sebastian Giovinco inventa un assist per il gol di Matri con un colpo di tacco da manuale per tasso di azzardo, velocità di esecuzione, precisione e tempismo.
Il primo gol dell’Atalanta lo segna Carmona di testa, mettendo in mostra grande opportunismo e velocità nell’arrivare primo su un pallone vacante in area dopo il rimbalzo sulla traversa. La copertina la merita però il gran tiro di Radovanovic che da trenta metri, con un fendente di rara potenza e precisione, fa vibrare la trasversale della porta avversaria propiziando di fatto il gol del compagno.
Merita la corona di pirla, a maggior ragione dopo l’esonero del suo mentore Zdenek Zeman che lo ha preferito a Stekelenburg, Goicoechea, il portiere giallorosso che, al 2’ del secondo tempo della sfida della Roma con il Cagliari, poi conclusa in disfatta, si fa un autogol d’altri tempi, mettendo nel proprio sacco un pallone che aveva in mano. Della serie … e vatti a fidare!
Non può mancare un direttore di gara nella nostra rassegna e dopo il signor Guida di Genoa-Juve della settimana scorsa, è il turno del signor Valeri di Milan-Udinese, reo di un abbaglio ‘brutto, brutto’ per usare una citazione di Aldo, Giovanni e Giacomo. Che la scivolata di Heurtaux su El Shaarawy era sul pallone e non meritava la sanzione del rigore (poi decisivo in favore del Milan) lo ha visto pure Guida dal divano di caa sua.
Altro campo, altra gara, altra svista, quella del direttore di gara del Napoli che al 67’ della sfida dei partenopei contro il Catania, non ha visto un fallaccio a piedi uniti di Inler su Bellusci. Era da rosso, discussioni a prescindere.