“Accetto scommesse: se io cambio allenatore ve lo pago 100 a 1”. Così Maurizio Zamparini aveva risposto al programma di Radio2 Un giorno da pecora. Peccato che in Italia non si può scommettere su decisioni del genere, altrimenti probabilmente in molti avrebbero guadagnato un bel gruzzolo: Gian Piero Gasperini non è più l’allenatore del Palermo. Solo sei mesi fa l’ex tecnico dell’Inter era stato chiamato dal vulcanico, e anche molto volubile, presidente della società rosanero per sostituire Giuseppe Sannino poche settimane dopo l’inizio del campionato di Serie A. E ora ecco la testa del pacato, a volte davvero troppo, allenatore di Grugliasco rotolare accanto quelle di un’altra trentina di tecnici dell’era Zamparini. Fatale per Gasperini la sconfitta netta e senza appello patita dal Palermo per mano di un’Atalanta di certo non irresistibile, ma più ordinata e convinta. Nelle prossime ora il presidente della società siciliana dovrà decidere, ma sembra essere quasi scontato l’arrivo di Alberto Malesani, tecnico dalla personalità molto meno timida e più esplosiva rispetto a Gasperini, che recentemente era stato accostato alla panchina della Roma per il dopo Zeman.