Pescara di cuore, Bologna di qualità: all’Adriatico 3-2 per gli emiliani
Una bella partita, che regala emozioni, cinque gol, tre su rigore e un mare di occasioni che hanno acceso il pomeriggio pescarese. All’Adriatico passa il Bologna, ma per l’undici di Pioli è stata tutt’altro che una passeggiata. Vuoi perché il Pescara sembra proprio che in questa Serie A abbia intenzione di volerci rimanere, vuoi perché D’Agostino, pure lui, appena arrivato ha saputo subito essere freddo e buttarla dentro, insomma: i tre punti sono del Bologna, certo, ma il risultato è stato in discussione più e più volte.
Diamanti e Gila sono insidiosi sempre e comunque negli emiliani, Bertodi si affida al tandem Sforzini-Vukusic per far sì che il delfino impari presto ad azzannare; le occasioni non mancano, la partita è viva e accesa sin dai primi minuti. Cosic salva su Kone in avvio, poi l’undici di casa passa, su un rigore concesso per un fallo di Antonsson in area: Weiss dai dodici passi, conclusione decisa e uno a zero Pescara. Su rigore è anche la replica bolognese, con Diamanti che realizza dal dischetto dopo un fallo di Zanon su Cherubin. La partita si accende definitivamente, Sforzini ne reclama un altro di penalty ma invano, il direttore di gara a lui non lo concede, ma a Weiss sì, allo scadere di una prima frazione di gioco assolutamente entusiasmante (fallo di Taider). Ancora D’Agostino dal dischetto, ancora gol: due a uno abruzzese, e speranze bolognesi che si riversano nella ripresa.
Cinque minuti, ed è di nuovo pari: Diamanti ispira che è una bellezza, la sua punizione al 50′ è una pennellata per la testa di Gilardino, che supera Perin e fa 2-2. Il Pescara accusa il colpo, il Bologna avanza il baricentro, fiuta il colpaccio, Diamanti fa quello che vuole, Kone oltre a essere pericoloso dimostra anche che oramai, il gol, per lui sta diventando prassi; minuto 66, cross di Morleo e girata del greco, 3-2 emiliano, Adriatico ammutolito, partita assolutamente non chiusa. Diamanti sfiora il 4-2 appena dopo, Bergodi esclude D’Agostino e Vukusic per Bjarnason e Celik, ma la sostanza non cambia. Kone va a un passo dalla doppietta nel finale, il Pescara prova a reagire ma non riuscirà più a incidere: termina 2-3, tutti sotto la doccia, bella partita, il Bologna esulta, il Pescara no.
PESCARA-BOLOGNA 2-3
MARCATORI: 30′ Weiss (P), 34′ Diamanti (B), 45′ D’Agostino (P), 4′ st Gilardino (B), 21′ st Kone (B)
Pescara (4-3-1-2): Perin 5,5; Zanon 5, Bianchi Arce 5, Cascione 5,5 (34′ st Abbruscato sv), Modesto 5,5; Rizzo 5,5, D’Agostino 6 (25′ st Bjarnason 5,5), Cosic 5,5; Weiss 6,5; Sforzini 5,5, Vukusic 5 (26′ st Celik 5,5).
A disp.: Pelizzoli, Bocchetti, Capuano, Zauri, Togni, Caprari, Caraglio, Sculli. All.: Bergodi 5,5.
Bologna (3-4-2-1): Curci 6; Antonsson 5, Sorensen 5,5, Cherubin 6; Motta 5 (31′ st Garics sv), Perez 6, Taider 6,5, Morleo 6,5; Diamanti 7 (34 st Moscardelli sv), Kone 6,5; Gilardino 6,5 (42′ st Pasquato sv).
A disp.: Agliardi, Stojanovic, Abero, Carvalho, Khrin, Pazienza, Guarente, Christodoulopoulos. All.: Pioli 6.
Arbitro: sig. De Marco di Chiavari.
NOTE – Ammoniti: D’Agostino, Sforzini, Cascione, Zanon (P), Pasquato (B). Espulsi: nessuno.