Le pagelle di Roma-Cagliari: Sau si diverte, Osvaldo non paga il biglietto

Più in basso di così non si può. La Roma di Zeman è una squadra senza anima né logica: subisce reti da Mai dire Gol e crolla alle prime difficoltà. Non è una questione di singoli, e pure ci sarebbe da dire, o atteggiamento tattico. Prima di tutto, in questo momento, a non funzionare sono le corde emotive. Giganteggia Sau tra gli isolani, che vincono col minimo sforzo, mentre dall’altra parte è irritante il vagheggiare per il campo di Osvaldo.

Le pagelle di Roma-Cagliari:

ROMA

GOICOECHEA 4 – Non c’è nulla da dire, basta rivedere le immagini (Qui). Portiere a cui mancano le basi, qualità che non si acquisiscono in un lampo.

PIRIS 4,5 – Nel primo tempo almeno lotta; nella ripresa è un disastro. Con la sfera tra i piedi, poi, non ne azzecca una.

BURDISSO 5 – In alcune situazione arriva a metterci una pezza, ma per il resto è parte integrante del collasso giallorosso.

MARQUINHOS 5 – Anche il giovane brasiliano, stavolta, ci capisce ben poco.

DODO’ 4,5 – Si può fare lo stesso discorso intrapreso per Goicoechea: sembra che nessuno gli abbia mai insegnato la fase difensiva. Non è pronto per giocare da titolare in Serie A.

BRADLEY 5 – Un po’ di orgoglio nel finale e nulla più.

TACHTSIDIS 4,5 – Alto e grosso, pressa come un agnellino Nainggolan in occasione del primo sigillo sardo. Forza sempre la verticalizzazione, con risultati incredibilmente scadenti.

FLORENZI 6 – Corre per tre e non tira mai indietro la gamba. Nel marasma generale è già tanto.

LAMELA 5 – Viaggia a fasi alterne. Quando punta l’uomo con decisione è imprendibile, ma se non concretizzi nel calcio non sei nessuno.

OSVALDO 4 – 12 euro. Almeno il prezzo minimo, quello della Curva Sud, meritebbe di pagarlo. Fisicamente è in campo, con la testa chissà.

TOTTI 6 – Fa tenerezza. Alla soglia delle 37 candeline non può essere sempre lui il salvatore della patria. Capitano coraggioso.

DE ROSSI 5 – Entra con impeto. Peccato che in quel momento la squadra si stia sciogliendo come neve al sole.

MARQUINHO 6 – La sufficienza la centra sempre. E’ nei periodi così duri che a calciatori come il brasiliano non bisogna rinunciare.

ZEMAN 4 – C’è da porsi una domanda: esiste ancora la possibilità di raddrizzare la china? La squadra vista stasera lascia presagire una risposta negativa. Forse è giunto ai titoli di coda.

CAGLIARI

AGAZZI 6,5 – Imperfetto sulla punizione di Totti, si riscatta alla grande con almeno due parate importanti.

PISANO 6,5 – Non aveva mai segnato in carriera, ma contro la Roma è sempre festa per tutti. Soldatino mai domo, meritava questa gioia.

ROSSETTINI 6 – Controllare l’Osvaldo odierno era un compito molto agevole. Gioca in scioltezza.

ASTORI 6,5 – Come Rossettini. In più aggiunge l’eleganza che lo contraddistingue e lo rende uno dei migliori difensori del campionato.

AVELAR 6 – A difendere non è, per usare un eufemismo, il massimo. Stringe i denti e, anche grazie agli avversari, non soccombe. Per il gol è inutile assegnargli dei meriti.

EKDAL 6 – Sbaglia tantissimo nei minuti iniziali. Carbura strada facendo, come un diesel.

CONTI 7 – Il centrocampo è suo. Fisicità e sicurezza gli consentono di tenere in mano le redini del suo Cagliari e, quindi, della partita.

NAINGGOLAN 7 – La rete che sblocca la partita e la consueta dose di corsa, grinta e qualità.

IBARBO 7 – Tra le linee è una scheggia impazzita: fugge via ai difensore e propizia diversi pericoli. Autore di due assist, partita da ricordare.

THIAGO RIBEIRO 6,5 – Gioca da finto in centravanti, galleggiando spesso alle spalle di Ibarbo e Sau. La sua posizione da fastidio all’improvvisata retroguardia giallorossa.

SAU 7,5 – Non fa sconti al suo maestro Zeman. Con una facilità estrema si concede un gol e altre giocate da incorniciare. Classico esempio di chi esplode in leggero ritardo ma si riprende tutto con gli interessi.

CASARINI S.V.

COSSU S.V.

LOPEZ 7 – Non ci vuole nulla di trascendentale per battere una squadra come la Roma di stasera. Bisogna semplicemente giocarsela con  calciatori veloci tra le linee e tenere il baricentro sempre all’alto, alla ricerca della porta avversaria. Esegue il compito alla perfezione.

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