Per Juventus e Fiorentina si sta per concludere un gennaio molto amaro. Nel girone d’andata hanno fatto parlare tanto raccogliendo elogi dagli addetti ai lavori; la prima con le sue vittorie e un primato di imbattibilità capace di minacciare il Milan di Fabio Capello, l’altra con un gioco piacevole e una serie di risultati frutto di un gruppo nuovo, costruito in breve tempo nel mercato estivo. Il nuovo anno, però, ha portato delle sorprese negative con una leggera crisi di risultati che ha intaccato quanto fatto di buono nei mesi precedenti, comportando anche l’eliminazione dalla Coppa Italia per mano delle due capitoline.
La Juventus ha raccolto una sola vittoria nelle ultime quattro partite, riducendo a tre punti il vantaggio dalle dirette inseguitrici. La Fiorentina non sa più vincere; dopo la sconfitta clamorosa con il Pescara è arrivato solo un punticino con il Napoli e i viola sono usciti improvvisamente fuori dalla zona europea dopo essere stati anche all’inseguimento del primato della Juventus.In casa gigliata si è ritornati a discutere sull’assenza di un attaccante e di una punta, verità a cui la squadra era riuscita a sopperire in passato.
Una flessione negativa che nell’arco di una stagione calcistica può accadere. Una squadra di calcio non può girare a mille e dare il massimo sempre; c’è il rischio che la stanchezza prenda il sopravvento sulla continuità di risultati e interrompa la serie. Con i ritmi del calcio moderno, poi, gli infortuni sono all’ordine del giorno e rischiano di colpire i perni dell’undici titolare come accaduto con Pizarro nel caso della Fiorentina. Per Antonio Conte e Vincenzo Montella ora viene la parte difficile; il loro compito nel mese di febbraio sarà quello di tenere saldo l’umore dello spogliatoio e fare in modo che la negatività non si propaghi in maniera irreversibile. Febbraio dunque mese della scossa per risalire la classifica e sperare che stavolta siano le avversarie a patire qualche periodo poco fortunato.