Si è da poco conclusa in quel di Trigoria la conferenza stampa di presentazione del nuovo acquisto della Roma Torosidis, ma le attenzioni e le attese erano su possibili dichiarazioni sul futuro di Zdenek Zeman da parte del ds giallorosso Walter Sabatini. Le prestazioni della squadra sono ben al di sotto delle aspettative e, dopo tanti clamori di mezza estate e una campagna acquisti ancora importante, la compagine capitolina si trova ora scavalcata anche dal Milan, lontana dalle posizioni che contano (che erano l’obiettivo di inizio stagione) e, addirittura, con meno punti rispetto alla stagione scorsa, quando in panchina sedeva il bistrattato Luis Enrique.
Proprio nel mezzo di questa situazione complicata, Sabatini ha parlato della situazione dell’allenatore boemo, insinuando numerosi dubbi sulla sua permanenza sulla panchina della Roma. Ecco le sue dichiarazioni riportate da sportmediaset.it:
“Zeman è l’allenatore che ha scelto la Roma in maniera quasi euforica, lo abbiamo scelto pensando che avrebbe fatto prevalere la voglia di fare il calcio nella testa dei ragazzi, una calcio non garibaldino ma arrogante, prepotente che volesse schiacciare l’avversario con azione dinamica rivolta prevalentemente alla parte offensiva. Zeman lo abbiamo lasciato lavorare e lui con molto coraggio ha capito le potenzialità di tanti calciatori, penso a Lamela ma non solo a lui. Altri li ha scoperti e lanciati, quindi un bel tratto del suo lavoro è stato apprezzato dalla Società, dagli sportivi e da tutti noi. Credo anche dai calciatori. Si arriva però a una situazione, quella odierna, di poca soddisfazione rispetto a quello che la squadra riesce a produrre. Adesso ci fermeremo un po’ interrogandoci sui motivi che non ci hanno portato a fare cose congrue alle richieste, parlo di lavoro, di proposte, oppure vedere se abbiamo sbagliato qualcosina nel comporre l’organico. Siamo in una fase di studio che contempla anche l’idea di potere cambiare l’allenatore, molto marginalmente perché l’allenatore ha fatto bene con noi nonostante tutto e di cui siamo contenti”.