Bari sciupone, Ascoli cinico: basta Zaza per espugnare il San Nicola

Uno scivolone pesante, e una vittoria roboante. Il Bari cade, l’Ascoli vince, i galletti sprecano, i bianconeri incidono, poi si chiudono, e portano a casa tre punti preziosi in chiave classifica. Al San Nicola passa l’undici di Silva, cinico, tenace, bravo a neutralizzare la mole di gioco di un Bari dinamico ma incredibilmente spuntato.

La partita inizia con ritmi molto alti; i padroni di casa si muovono bene e spingono forte, trascinati dalla fame di gol di Tallo, e dalla fantasia di un Bellomo sempre più in rampa di lancio. Ma Maurantonio vive la classica giornata da paratutto, che siano tiri da fuori o ravvicinati non importa: lì dietro non si passa, e il Bari ne prende atto col passare dei minuti, soprattutto dopo che al 15′ la gara si sblocca, in favore degli ospiti.

Zaza fugge via un po’ per bravura un po’ per fortuna, s’invola verso Lamanna e lo trafigge con una rasoiata mancina che regala all’Ascoli l’uno a zero. Rete bella e importante per la punta classe ’91, la dodicesima stagionale, quella che sblocca la gara e che manda in bambola il Bari, che rischia grosso quando Feczesin s’invola verso Lamanna e conclude forte, sì, ma non così tanto da impedire all’estremo difensore barese di evitare il raddoppio. E’ così che si sviluppa la gara; il Bari affonda ma rischia in contropiede, Torrente urla, vuole attenzione indietro ma soprattutto cinismo lì davanti.

Nella ripresa il ritmo resta alto, la tendenza della partita non muta, l’Ascoli rimane chiuso dietro e veloce davanti. Il Bari spinge, Bellomo prova a caricarsi la squadra sulle spalle e trascinarla verso il pareggio, ma battere Maurantonio è un’impresa sempre più ardua. I minuti passano, la situazione non cambia, e al triplice fischio a esultare è l’undici di Silva, che torna da Bari con tre preziosi punti e sale a quota 31 in classifica. Per i pugliesi stop casalingo doloroso, la classifica non eccelle: il cambio di passo risulta obbligatorio.