Udinese-Siena, quando tutto è un crocevia
Concentrarsi sull’obiettivo Siena è l’imperativo categorico che il tecnico dei friulani, Francesco Guidolin, ha imposto ai suoi ragazzi. Il ko con la Juventus è oramai alle spalle, e di strascichi non ce ne devono essere. Analizzando la situazione, infatti, la sconfitta con la Vecchia Signora è capitata nel momento in cui proprio non doveva capitare; l’Udinese cercava una conferma ulteriore delle proprie qualità, forse quella definitiva, perché dopo aver vinto contro Inter e Fiorentina, giocare bene e fare risultato contro la prima della classe avrebbe di certo contribuito ad alzare il morale fino alle stelle al gruppo di Guidolin.
Non che il morale sia basso, adesso, ma di certo il pericolo che si corre, in quel di Udine, è che la testa sia un po’ condizionata dalle situazioni; e cioè, un po’ dallo stop, brusco, rimediato contro i bianconeri di Torino, un po’ dal fatto che adesso si affrontano altri bianconeri, di Siena, decisamente non qualitativi tanto quanto i piemontesi ma assolutamente non meno intraprendenti.
Concentrazione massima, dunque, quella pretesa, non chiesta, dal tecnico di Castelfranco Veneto. Il Siena è una squadra ostica, per quanto la classifica dica il contrario. L’Udinese vuole riprendere a correre, e vuole farlo subito. Per far sì che la frenata torinese si riveli solo una sbandata, un rallentamento, nella corsa, ambiziosa, che porta prima alla salvezza, poi… chissà dove.