“Contro la Juve abbiamo compiuto un passo indietro rispetto al nostro recentissimo passato. Probabilmente è stata una settimana un po’ strana”. Il tecnico dell’Udinese, Francesco Guidolin, ritorna sulla partita dello Juventus Stadium: “Avevamo preparato ottimamente la gara – ha spiegato in conferenza stampa – anche la rifinitura è stata perfetta, ma da un punto di vista psicologico il fatto di toccare le 500 panchine in Serie A mi ha distratto e ha fatto sì che mentalmente non fossi vicino alla squadra come mi accade normalmente. E il corollario di questo teorema è stato rappresentato dal fatto che siamo andati a Torino troppo tranquilli e sereni e, come ripeto sempre, per noi la tranquillità non è una buona compagna di viaggio. La Juventus, invece, ha saputo trasformare le preoccupazioni che ha vissuto in quei sette giorni in aggressività, furore agonistico e qualità, e ha saputo far propria la partita”.
DI NATALE – “Non servono i numeri a certificare quanto Totò per noi sia fondamentale – ha spiegato Guidolin – ma contro la Juventus siamo stati talmente sottotono che legare la prestazione alla mancanza di un singolo elemento non soltanto manca di rispetto nei confronti dei compagni, ma non mi trova proprio d’accordo. Abbiamo giocato male, tutti, e dobbiamo riscattarci al più presto”.
ADESSO IL SIENA – “Una delle nostre qualità, in questi due anni e mezzo, è stata quella di pensare ad una gara alla volta – ha aggiunto il tecnico dei friulani – senza guardare troppo in là. Domenica ci aspetta il Siena, un vero e proprio gran premio della montagna, perché quella toscana è una squadra allenata da un ragazzo che conosco molto bene, preparato, di grande carattere e che, non dimentichiamolo, senza la penalizzazione avrebbe 20 punti in classifica. Quindi se qualcuno pensa che affronteremo una compagine rassegnata si sbaglia di grosso: sarà una battaglia” ha concluso.