La diciassettesima giornata di Super League ci ha regalato la vittoria all’ultimo secondo dell’Olympiakos Pireo in casa del Levadiakos, che, unita allo scialbo pareggio del Toumbas tra PAOK e Atromitos, fa tornare il distacco tra le due squadre di vetta a 10 punti. Sorride l’Asteras Tripolis, che batte il Kerkyra, stacca l’Atromitos e si porta a -4 dal PAOK. Invariata la situazione ai piedi della zona playoff, con il PAS Giannina che costringe il Panathinaikos al pareggio e sia il Panthrakikos che il Panionios fermati sull’1-1, rispettivamente da Platanias e Veria. A fondo classifica, importante vittoria per l’AEK, 1-0 sullo Xanthi. Finisce 2-0 OFI – Aris.
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AEK Atene – Skoda Xanthi: 1-0 (68′ Petropoulos).
Finalmente! Così si gioca se ci si deve salvare! Dopo molti tentativi andati a vuoto e alcuni bei risultati arrivati con qualche affanno di troppo, l’AEK Atene ha mostrato alla Super League come si gioca per la salvezza: pressing, grinta (mai mancata, in verità, ma tendeva sempre ad affievolirsi), costruzione di gioco semplice, ma veloce e concreta. E se poi segna anche il re degli errori sotto-porta Antonis Petropoulos, allora vuol dire che gli dèi si sono ricordati dell'”Enosi“: stop di petto (goffo, ma efficace), palla avanti e diagonale in rete.
Ewald Lienen appare sollevato: “Ho visto una delle nostre migliori partite, se non la migliore. Finalmente abbiamo avuto tante occasioni, anche se eravamo in ritardo con il gol e questo avrebbe potuto penalizzarci. Ho visto in campo tanta forza d’animo. Il nostro centrocampo ha lavorato alla grande e quando vinci al centro, vinci metà della partita. Per quanto riguarda il mercato, vorrei avere dei rinforzi, ma i giocatori che ci possono dare qualcosa in più costano e, finché non saremo in grado di stipendiare i nostri, non ne arriveranno altri“.
Marinos Ouzounidis non ha rilasciato dichiarazioni, ma il terzino Dimos Baxevanidis ha riassunto in una massima l’intero andazzo della gara: “L’AEK è stato superiore a noi e ha vinto meritatamente”.
Panthrakikos – Platanias: 1-1 (51′ Nazlidis (PL), 66′ aut. Tzanis (PTR)).
Partita vivace tra le due neopromosse, che si conclude in un pareggio sostanzialmente giusto, che scopre leggermente la schiena del Platanias, facendole sentire alcuni spifferi della zona rossa. Al gran tiro di Nazlidis (al secondo gol consecutivo, dopo quello in Coppa), risponde lo sfortunato autogol di Tzanis, corretto in rete da Papadopoulos, quando il pallone aveva ormai varcato la linea.
Pavlos Dermitzakis si ritiene soddisfatto: “Complimenti a entrambe le squadre per l’impegno messo in campo. Credo che il risultato sia giusto, per ciò che abbiamo visto, anche se i miei ragazzi hanno avuto importanti opportunità. Abbiamo subito in alcuni momenti, ma, dopo il pareggio, avremmo potuto concretizzare di più”.
Angelos Anastasiadis si accontenta del pareggio: “Sono molto felice per la prestazione che abbiamo offerto, contando che mercoledì abbiamo giocato in Coppa contro il Panathinaikos. La partita si è evoluta come una lotta continua e il Panthrakikos avrebbe anche potuto vincere. Abbiamo iniziato la gara in difesa e,invece, ci eravamo prefissati di attaccare fin da subito: questo aspetto deve cambiare al più presto, è in ballo la salvezza”.
Levadiakos – Olympiakos Pireo: 0-1 (90’+7 Djebbour).
Non ho sbagliato, il minutaggio: l’Olympiakos vince contro il Levadiakos al 97′ minuto, su azione di calcio di punizione, grazie al gran colpo di testa del capocannoniere Rafik Djebbour. I padroni di casa fermano la loro corsa ai piani alti, pur non demeritando, avendo costretto Megyeri (sostituto dell’infortunato Roy Carroll) a due parate mozzafiato e determinanti all’incrocio dei pali.
Giorgos Paraschos è imbufalito: “Voglio essere breve nelle mie dichiarazioni: fossi l’allenatore dell’Olympiakos, non celebrerei una vittoria ottenuta al 97′, su calcio piazzato. Ci hanno privato di un risultato estremamente gratificante”.
Leonardo Jardim, invece, gongola: “I nostri giocatori hanno mantenuto un comportamento esemplare, continuando a spingere fino alla fine e i tifosi sono stati fantastici, avendo cantato sempre, anche quando lo 0-0 sembrava acquisito. Il Levadiakos è un avversario molto ostico in casa e in pochi hanno vinto qui. Greco non ha giocato male, ma l’ho sostituito per avere più pressione in campo, per questo ho messo Pino”.
PAS Giannina – Panathinaikos: 0-0.
Le emozioni non hanno preso il pullman diretto allo Zosimades e lo 0-0 finale lo dimostra. Ben altra pasta rispetto ad altre gare a reti inviolate (Kerkyra-Pana, ad esempio), non si sono viste né azioni offensive degne di nota, né schemi difensivi di eccezionale efficacia.
Giannis Christopoulos crede che il PAS meritasse di più: “Oggi i ragazzi hanno fatto un ottimo lavoro sul campo, non è facile preparare due partite in tre giorni. Ho schierato una coppia difensiva e un mediano molto giovani (Oikonomou, Kolovetsios e Keita, tutti di 21 anni, ndr), ma mai l’avversario si è reso pericoloso e, anzi, siamo andati noi vicini al gol. Se solo avessimo il gol facile, saremmo in tutt’altra posizione in classifica, ma per salire di livello in maniera concreta abbiamo bisogno di mezzi adeguati, di cui ora non diponiamo. Grazie al pubblico, che ci ha incitato fino alla fine”.
Fabri si dimostra un uomo severo e opera una forte critica ai suoi: “La squadra non ha funzionato in generale: non possiamo entrare in campo e giocare una partita così male, con numerosi errori di tattica. Vedendo i giocatori avversari, ho capito quanto lavoro abbiamo da fare. Come in un’orchestra, se ognuno suona come vuole, senza coesione, la musica non sarà bella. Finora non ho avuto tempo di creare una base di lavoro solida, ma ciò che è certo è che abbiamo bisogno di una vittoria in campionato per essere più sereni”.
Panionios – Veria: 1-1 (57′ Kampantais (P), 90′ Costly (V)).
Dopo cinque sconfitte consecutive, il Panionios torna a far punti contro il Veria, che riacciuffa il pareggio all’ultimo minuto, giusto per non essere raggiunto in classifica dal vittorioso AEK. Ateniesi in avanti grazie a Leonidas Kampantais, che gira di piatto un cross dalla sinistra, ma poi ripresi dal micidiale colpo di testa di Carlos Costly, che piazza la palla sul secondo palo.
Un drappello di tifosi del Panionios si è radunato fuori dallo stadio per manifestare il proprio dissenso contro Dimitris Eleftheropoulos ed è poi partito un lancio di oggetti, ma l’allenatore non ha preso posizione, limitandosi a dire di stare uniti in nome della squadra. In conferenza stampa ha detto: “Solo noi stessi potevamo cambiare l’umore tremendo che ci circondava dopo le sconfitte subite e oggi siamo stati in grado di convivere con le numerose pressioni che avevamo addosso. I miei giocatori sono più stressati rispetto all’inizio del campionato, ma devono imparare a dominare le emozioni, anche se con la classifica che si fa pericolosa non è facile. Il Veria sa giocare a calcio, secondo me, e il suo allenatore mette sempre attaccanti bravi nell’uno contro uno”.
Dimitris Kalaitzidis ha invece detto: “Siamo stati aggressivi e mi è piaciuta la reazione al gol avversario. Anche oggi siamo riusciti a raccogliere punti per la nostra lotta per la salvezza e ciò mi fa felice, così come il primo gol di Costly”.
OFI – Aris Salonicco: 2-0 (24′ Perogamvrakis, 87′ Papazoglou).
Bella prestazione da parte dell?OFI, che liquida con due gol per tempo un Aris mai troppo in partita: prima Perogamvrakis appoggia in rete un cross rasoterra che sfugge a Vellidis, poi Papazoglou insacca di testa una punizione dalla sinistra, complice una marcatura inesistente da parte di Giannitsis.
Giannis Petrakis ha detto: “Siamo entrati in campo come si deve fare quando si affronta un avversario ostico come l’Aris: i miei ringraziamenti vanno ai giocatori e ai nostri grandi tifosi. Per quanto riguarda i cambiamenti alla formazione, solo chi arriva a inizio stagione può effettivamente mutare uno stile di gioco o una tattica, ma io posso solo lavorare seriamente con ciò che ho a disposizione e penso che qualche nuovo innesto possa far bene alla squadra. Sto lavorando con la società”.
Lucas Alcaraz doveva fronteggiare diversi infortuni e ha detto: “A inizio gara eravamo competitivi e abbiamo fornito una buona prestazione come l’OFI, ma nel calcio la differenza la fanno i gol. Abbiamo diversi problemi: Pulido è infortunato, lo stesso vale per Aganzo e Papasterianos è squalificato, ma non li biasimo per gli errori precedenti”.
PAOK Salonicco – Atromitos: 0-0.
Nonostante i numerosi tentativi, nessuna delle due squadre è riuscita a eludere la difesa avversaria. Nel secondo tempo i ritmi calano e il risultato finale prende sempre più forma, tra la noia e la delusione di chi si aspettava molto di più dal big match della giornata.
Giorgos Donis analizza la gara: “L’Atromitos era come l’AEK: era schierato per distruggere il nostro gioco. Ci manca l’elemento dell’imprevedibilità ed è per questo che non abbiamo trovato la via della porta: dobbiamo assolutamente lavorare al fine di saper segnare anche con le squadre chiuse. A fine primo tempo pensavo di avanzare Katsouranis e di mettere al suo posto Intzidis, ma poi Kostas stava giocando così bene che ho preferito inserire Pelkas, che ci ha dato comunque un guizzo in più”.
Nikos Anastopoulos è soddisfatto: “Abbiamo fatto una buona partita e alla fine avremmo potuto anche segnare. Siamo scesi in campo chiusi e attenti, ci siamo comportati da squadra e, secondo me, tutti i miei giocatori meritano un pollice in alto per lo sforzo messo in campo. Sicuramente i tifosi volevano vedere dei gol: non ce l’abbiamo fatta, ma ci abbiamo provato”.
Kerkyra – Asteras Tripolis: 0-1 (24′ Perrone).
L’Asteras Tripolis stacca l’Atromitos in classifica, portandosi al terzo posto solitario, avendo battuto il Kerkyra, ora inguaiato a -4 dalla salvezza. I Feaci hanno dato prova di sacrificio e combattività, ma sono debilitati da una carenza di qualità e precisione. Decide la punizione di Emmanuel Perrone, deviata da Iliadis.
Akis Mantzios è abbastanza abbattuto in conferenza stampa: “Stasera abbiamo giocato una partita molto dura, contro un avversario che mira al secondo posto in campionato. Peccato, poiché avremmo potuto agguantare il pareggio, che meritavamo. Ora restano tredici gare nelle quali fare più punti possibile. Grazie ai nostri fans, che ci hanno sostenuto fino alla fine”.
Sakis Tsiolis è soddisfatto: “Bella vittoria: il Kerkyra ha messo la gara sul piano del fisico e della passione ed è bello vincere e scoprirsi di nuovo terzi, a pochi passi dal PAOK. Abbiamo ottenuto una grande vittoria sia per qualità, che per valore psicologico. L’Asteras si merita di stare dove sta e credo che quest’anno faremo i playoff. La Champions sarebbe un sogno”.
Fonti interviste: Novasports, sport.gr, greekfootball.gr