Anche questa settimana il campionato vede rallentare alcune delle grandi di Serie A. Escluse le più Scontente di cui parleremo nella Top3 di cui sotto, è il Milan a dannarsi l’anima contro la “nuova” Sampdoria di Delio Rossi (una delle prime vittime della nostra Top3, riuscita subito, però, a riscattarsi proprio con le grandi squadre). I rossoneri non vanno oltre il misero 0-0 al Ferraris di Genova e recriminano per diverse occasioni sprecate, ma ringraziano anche il portiere Abbiati per aver tolto parecchie castagne dal fuoco.
Facendo un balzo dai vertici al fondo della classifica segnaliamo la Scontentezza di Gasperini e il suo Palermo. I rosanero vengono schiacciati nel Derby del sud contro il Napoli e iniziano a veleggiare le prime voci di esonero dell’allenatore palermitano, nonostante proprio il tecnico ex Genoa e Inter rispedisca al mittente tutte le possibili chiacchere.
Ma veniamo adesso alla nostra Top3 degli Scontenti.
ROMA: la corona di Scontenti questa settimana la cediamo ai giallorossi di Zdenek Zeman. La squadra del boemo non può certo continuare a corrente alternata. Da due giornate, in particolare, sembra esserci anzi un vero e proprio corto circuito. Evitando di addentrarci nel caso De Rossi (ma c’è un caso?) rimaniamo ancorati a quanto accade sul terreno di gioco. La squadra di Zeman ha abituato a fare tanti gol ma anche ad incassarne altrettanti. Dopo il poker subito dal Napoli, adesso i giallorossi rimangono incatenati nel “bunker” del Massimino di Catania. Tanto possesso palla e troppe occasioni sprecate nel primo tempo per la formazione capitolina. Classica tattica che Zeman oppone ad un Catania che in conferenza stampa pregara aveva definito “la solita squadra che gioca all’italiana, votata alle ripartenze“. Be’, in questo caso ha avuto ragione la compagine di Maran, che aveva nella rapidità di Gomez e nelle sponde di Bergessio la vera arma in più. Scontenta la Roma, ma soprattutto Scontenti i tifosi, che di questo passo arriveranno al limite della sopportazione. La Contentezza della Roma passerà per la qualificazione nella Champions League (un eventuale posizione in Europa League, per quanto “incensata” rappresenterebbe un obiettivo mancato). Le sorprese comunque sono sempre dietro l’angolo con il tecnico ex Pescara. Contro l’Inter domenica prossima sarà infatti interessante capire chi rimarrà Scontento.
JUVENTUS: anche la scorsa settimana si è guadagnata il secondo posto del nostro podio dopo la sconfitta con la Sampdoria. Sebbene in questo caso parliamo di un pareggio, 1-1- a Parma, non c’è nulla di cui gioire per gli uomini di Conte. Il match contro i ducali sembrava in discesa dopo la solita punizione magica di Pirlo (che proprio in questo caso, per la verità, tanto magica non era visto che è stata decisiva la deviazione di Biabiany). E invece, tra le fila del Parma, Sansone si fionda in avanti sull’assist di Paletta e buca un Buffon di certo non in forma in questa giornata. La Juve rimane sempre in vetta, sì, ma il cammino dei bianconeri inizia a scricchiolare con un Quagliarella che spreca e un Vucinic scarico, così come il centrocampo con i vari Vidal, Asamoah che risultano non pervenuti da un po’ ormai.
FIORENTINA: il tecnico Montella incassa la seconda sconfitta consecutiva. Grave quella di domenica scorsa contro il Pescara, altrettanto spiacevole quella rimediata sul campo dell’Udinese. Il tecnico dei viola ancora una volta appare tranquillo e “soddisfatto per la prestazione”, ma intanto i gigliati rimangono con i loro trentacinque punti facendosi superare dall’Inter e perdendo terreno sulle dirette concorrenti Napoli e Lazio (e Juventus, secondo alcuni…). A proposito di scontri diretti: i toscani attendono ora proprio il Napoli di Mazzarri, per una sfida che si preannuncia scoppiettante e fondamentale per scrollarsi addosso la Scontentezza delle ultime due settimane…